Tolleranza zero contro chi abbandona indiscriminatamente i rifiuti.
L’amministrazione comunale di Ostuni dichiara guerra agli incivili che contravvengono alle regole di conferimento rifiuti e ai buoni principi della civile convivenza. In attesa che venga portato a termine da parte della Regione Puglia l’iter di gara per l’assegnazione di 40 video-trappole, il Comune di Ostuni ha affidato alle ditte Geotek e Securitas l’installazione di 24 fotocamere in corrispondenza dei luoghi in cui si verificano maggiormente gli abbandoni.
Entrate in funzione qualche giorno fa le telecamere mobili, per i prossimi mesi questi dispositivi contribuiranno a individuare i responsabili, che si vedranno recapitare sanzioni che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro.
I primi multati sono stati alcuni cittadini che negli scorsi giorni hanno lasciato i propri rifiuti, non differenziati e conferiti in maniera illegittima, presso l’area ecologica di contrada Galante. Nelle due immagini diffuse si distingue chiaramente la paternità delle infrazioni e dunque l’identità dei trasgressori, che verranno immediatamente raggiunti dai provvedimenti adottati.
Durante il Consiglio comunale di lunedì 23 luglio è stato approvato il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani, assieme alla disciplina per la raccolta differenziata e di altri servizi di igiene ambientale. Foto e videocamere piazzate adesso nel luogo che rappresenta maggiormente l’emblema della cattiva abitudine di qualcuno, verranno presto trasferite altrove, in modo da monitorare il territorio in maniera completa e puntuale.
L’amministrazione inoltre, perseguendo l’obiettivo di decongestionare l’attività dell’Isola ecologica di contrada Santa Caterina, ha individuato un’area su cui far sorgere un nuovo centro di conferimento e stoccaggio di rifiuti differenziati. Situato in contrada Baugli, nelle immediate vicinanze della zona industriale ostunese, il nuovo centro comunale di raccolta servirà al deposito temporaneo della frazione organica, di quella indifferenziata e del vetro.
«Attraverso la rotazione delle foto-trappole – spiega l’assessore all’Ambiente Luigi Nacci – l’amministrazione intende creare il presupposto secondo cui sarà sempre più difficile restare impuniti per coloro che mettono in atto pratiche odiose, mostrando profondo disprezzo per il proprio territorio e i propri concittadini. Accanto alla campagna informativa e di sensibilizzazione avviata in collaborazione con il NOAC (nucleo operatori ambientali a cavallo) è stato attivato contestualmente anche il piano di controllo attraverso le 24 fotocamere attualmente in uso. Chi sbaglia, e lo fa in maniera consapevole, deve necessariamente pagare. Soprattutto in quei punti dove viene effettuato l’abbandono selvaggio e seriale, è stata prevista la messa in opera del sistema di video sorveglianza. Abbiamo il dovere di punire chi si macchia di reati ambientali. Stiamo inoltre valutando la possibilità di realizzare delle “isole ecologiche intelligenti”, che saranno attive 24 ore al giorno, sette giorni su sette, iniziando proprio dalle zone in cui è stata riscontrata maggiore criticità. Si punta a ridurre i rifiuti alla fonte, a valorizzare i beni a fine vita tramite forme di scambio e riparazione, a ottimizzare il recupero sia di materia che di energia, riducendo al minimo lo smaltimento in discarica e di conseguenza anche i costi del servizio per i cittadini».
«Accanto alle misure di prevenzione e di informazione – afferma il sindaco Gianfranco Coppola, facendo riferimento all’acquisto dell’app Junker e all’accordo di collaborazione siglato con il NOAC – c’è anche il metodo repressivo, cui purtroppo sembra necessario ricorrere per limitare i danni a carico dell’ambiente e dei cittadini. Mi sembra che a tutt’oggi questo risulti ancora il più solido deterrente contro l’indiscriminato e selvaggio abbandono dei rifiuti! Il danno in termini ambientali e di immagine per la nostra città è incommensurabile e bisogna in ogni modo cercare di porvi rimedio, tenendo conto dell’enorme sforzo che compie ogni giorno la stragrande maggioranza dei cittadini e del lavoro costante degli operatori ecologici».