Un altro cane ucciso e carbonizzato.
Dopo il raccapricciante ritrovamento di Akira, trovato bruciato nelle campagne tra Ostuni e San Michele Salentino, dopo essere sparato con un colpo in testa, si registra l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di un cane in provincia di Brindisi.
Stavolta è accaduto a Erchie, dove una coppia di fidanzati, Daniele e Annamaria, hanno trovato il loro cane Black, un pastore abruzzese di quattro anni, carbonizzato.
Il cane, per due giorni stranamente non aveva fatto ritorno nell’abitazione di campagna in cui vive, come faceva di solito. Qualche mattina fa, Daniele, insospettito da un odore di bruciato, ha compiuto l’atroce ritrovamento.
Poco distante da casa sua, in alcune sterpaglie di fronte alla loro casa, c’erano i resti del cane, quasi completamente carbonizzato. Terrorizzato dalla macabra scoperta il giovane ha provveduto a rimuovere resti del cane e a bonificare il terreno.
A detta del suo padrone Black, un cane di piccole dimensioni, era un esemplare mite e tranquillo, che si faceva benvolere e accarezzare da tutti; ciclicamente si allontanava per qualche ora ma faceva sempre ritorno a casa.
Negli ultimi quaranta giorni a Erchie si sono registrati numerosi casi di avvelenamento o colpi di arma da fuoco nei confronti di cani randagi, tanto da provocare la reazione indignata delle associazioni animaliste, dei volontari che assistono gli animali a quattro zampe e del sindaco, Giuseppe Margheriti.
Arianna Marzo, coordinatrice delle volontarie ercolane di alcuni movimenti animalisti, ha affermato: «Quest’ultimo gravissimo episodio di gratuita crudeltà ci sprona a intensificare la nostra azione a tutela degli amici a quattro zampe. Vigileremo».
Il sindaco assicura l’impegno dell’amministrazione a collaborare con le forze dell’ordine per rintracciare i responsabili di questi intollerabili gesti di crudeltà. «Non vogliamo assolutamente– dichiara il sindaco- che passi l’idea che Erchie sia un paese che non ama gli amici a quattro zampe».
