Padre e figlia sono stati arrestati a Brindisi con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di un anziano. I due, un cinquantottenne e una venticinquenne, pretendevano servendosi di pesanti minacce di ricevere denaro da un settantenne, dopo che l’anziano aveva ritirato la sua pensione.
Le minacce e le intimidazioni sono state denunciate dall’uomo e da sua moglie al Commissariato di Polizia che ha fatto così partire le indagini, che hanno confermato le accuse dei due coniugi.
I fatti risalgono a qualche settimana fa, all’inizio del mese di agosto, quando l’anziano, subito dopo aver percepito la pensione, è stato avvicinato dal cinquantottenne che gli ha chiesto 100 euro, minacciando il malcapitato che, impaurito, ha ceduto all’intimidazione.
Il giorno dopo la richiesta è aumentata, raggiungendo la somma di 300 euro, stavolta pretesa dalla figlia venticinquenne dell’estorsore, che in quell’occasione ha spaventato l’anziano affermando che, se non avesse ricevuto la somma di denaro richiesta, gli avrebbe incendiato la casa.
Le intimidazioni, le richieste di denaro e le minacce, anche di morte, sono continuate ancora, finché la Polizia, avendo trovato puntuali e numerosi riscontri al racconto del pensionato, ha arrestato la coppia di padre e figlia, che sono stati posti ai domiciliari.
In tutto i due sono riusciti ad estorcere all’anziano la somma di cinquecento euro.
Nel comunicato stampa della Questura di Brindisi in cui si racconta la vicenda, si invitano, soprattutto le fasce più deboli della popolazione, «a denunciare senza indugio alcuno queste forme di intimidazioni, senza aspettare o sperare che, accontentato il prepotente di turno, la vicenda si chiuda. Anche questo doloroso e triste avvenimento insegna che accontentare chi pretende qualcosa in modo illegittimo, segna l’inizio di una serie di pretese sempre maggiorie, purtroppo, connotate anche da violenza crescente. Pertanto, l’invito è quello di vincere ogni remora e perplessità per segnalare questi fatti odiosi».