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Dicembre 14 2024

Un caso di legionella diagnosticato in Puglia

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Un caso di polmonite da legionella è stato diagnosticato in Puglia, dove un uomo di 45 anni della provincia di Taranto, risultato positivo al batterio, è attualmente  ricoverato all’ospedale “San Giuseppe Moscati”.

A darne conferma è la stessa Asl tarantina che, però, invita alla serenità e ribadisce che il caso è isolato e non vi è alcuna emergenza sanitaria in corso.

L’uomo, un cameriere, era stato ricoverato per una insufficienza respiratoria associata ad aritmia presso l’Ospedale “Santissima Annunziata di Taranto” e- successivamente alla diagnosi che ha confermato la legionellosi. trasferito nell’Unità Ospedaliera di Malattie Infettive del “San Giuseppe Moscati”.

«Gli esami radiologici al torace– spiega una nota diffusa dalla Asl di Taranto- hanno evidenziato un quadro di polmonite bilaterale massiva e la ricerca dell’antigene urinario della Legionella pneumophila è risultato positivo, per cui è stata impostata terapia specifica, previa consulenza infettivologica. Appare evidente, dunque, che lo stato patologico è precedente al soccorso da parte dei sanitari e al ricovero nelle strutture ospedaliere».

Le condizioni dell’uomo sono in netto miglioramento e i medici continuano a monitorare con estrema attenzione il decorso della patologia.

«E’ stata effettuata– continua la nota della Asl- notifica di malattia infettiva al Dipartimento di Prevenzione della Asl, che ha già effettuato tutti i controlli del caso presso il ristorante dove il paziente lavorava, dove non è stata riscontrata la presenza dell’antigene».

«Non è stato indicato– termina il comunicato della Asl tarantina- l’isolamento respiratorio in quanto non è documentato il contagio interumano».

La legionellosi infatti non si trasmette da uomo a uomo, né bevendo acqua o usandola per cucinare. La malattia si contrae per inalazione, ossia respirando goccioline di vapore contenente vapore infetto. Se queste goccioline sono sufficientemente piccole, di diametro inferiore ai 5 micrometri (millesimi di millimetro), penetrano più facilmente nelle vie respiratorie, dove possono diffondere l’infezione.

Il batterio potrebbe inoltre diffondersi per via aerea, attraverso filtri vecchi e non puliti dell’aria condizionata.

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