La Puglia trionfa al Vinitaly 2019, che si sta svolgendo in questi giorni a Verona.
La fiera vinicola ha confermato che il Primitivo pugliese si afferma tra le prime quindici etichette italiane più vendute nel mondo.
«La Puglia del vino– si legge in un comunicato stampa diffuso dalla Regione Puglia- sì è presentata al Vinitaly come regione dei grandi numeri. Ha la più alta superficie vitivinicola, pari a circa 85 mila ettari, sopra la media nazionale, di cui oltre 16 mila coltivati a biologico e una produzione che fa concorrenza a regioni da sempre considerate leader come il Veneto nel settore vitivinicolo. Il 2018 è stata un’ottima annata per quantità: è stato stimata una produzione del +20% di ettolitri di vino rispetto al 2017 contribuendo a circa il al 19% della produzione nazionale (dati Assoenologi Puglia e Industry Book Unicredit 2019)».
Centinaia i visitatori che in questi giorni stanno affollando il padiglione dedicato alla Puglia nei giorni del Vinitaly, che si è aperta domenica 7 aprile per concludersi mercoledì 10. C’è molta curiosità da parte del mercato estero nei confronti dei vini autoctoni pugliesi.
«L’apertura di Vinitaly 2019– ha affermato il senatore Dario Stefàno– conferma il vino come asset fondamentale del Made in Italy. Tradizionale come il pranzo della domenica, il vino è un collante tra generazioni che coinvolge quasi 9 cittadini su 10 in tutto lo stivale. Ma Vinitaly 2019 parla anche di Puglia: il Primitivo è tra le prime 15 etichette italiane più vendute nel mondo e tra i primi 5 campioni di crescita il secondo posto spetta al Primitivo e il quinto al Negroamaro. Un risultato magnifico, tanto più che appena dieci anni fa, nel 2009, il Primitivo era riconosciuto solo come vitigno da taglio e la Puglia imbottigliava in qualità poco più del 17% della propria produzione primaria».
«Il successo dei vini di Puglia è il risultato di un mix vincente di fattori- ha commentato Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia- che partono dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone, passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei rosati pugliesi, che con un balzo del 17% risultano i più venduti, al secondo posto della classifica di gradimento, seguono solo i rosè della Provenza».