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Dicembre 14 2024

Maltrattamenti sugli animali e violenze sugli umani: il M5S di Ostuni ne indaga la connessione

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La stretta connessione tra maltrattamenti sugli animali e violenze sugli umani sarà al centro del convegno organizzato dal Movimento 5 Stelle di Ostuni, che si terrà presso la Biblioteca comunale alle ore 18 di domani, sabato 18 maggio.

La violenza non fa differenza” questo il titolo dell’incontro pubblico, durante il quale si susseguiranno gli interventi del dottor Franco Colizzi, psichiatra e psicoterapeuta, direttore del Centro di Salute Mentale di Brindisi, impegnato nel volontariato internazionale; di Antonio Regoli, educatore cinofilo con esperienza trentennale e coadiutore del cane in interventi assistiti con animali (Pet Therapy); di Silvana Camposeo, volontaria animalista candidata M5S al Consiglio comunale e di Domenico Pecere, candidato Sindaco. Tra le testimonianze dirette, anche quella di un ospite speciale: Gioia, fedele compagna a quattro zampe sempre al fianco di Antonio Regoli negli interventi di Pet Therapy.

«Diversi studi scientifici hanno dimostrato – si legge nella nota stampa diffusa dal M5S di Ostuni – che il maltrattamento e l’uccisione di animali sono spesso indicatori di pericolosità sociale. Non a caso esistono numerosi casi documentati che riportano deviazioni comportamentali all’interno della propria sfera familiare, oppure alcuni atteggiamenti dettati da depressioni acute e trattate con appositi farmaci e controlli medici.

Negli ultimi anni la sensibilità popolare rispetto ai diritti degli animali è indubbiamente aumentata. Eppure il maltrattamento e l’uccisione di animali in Italia sono fenomeni ancora classificati dal legislatore come reati minori e considerati dalla società come fenomeni isolati, invece che seme e parte integrante la violenza interpersonale.

A patire, sono sempre i più deboli: animali, bambini, donne, anziani, malati, diversamente abili. Occorre sviluppare una nuova cultura in cui il maltrattamento e l’uccisione di animali siano interpretati come condotte da condannare di per sé e dalle gravi implicazioni sociali. Una nuova cultura in cui c’è un rovescio della medaglia: l’animale diventa elemento attivo in grado di migliorare la qualità della vita dell’uomo e di curarlo all’occorrenza attraverso la Pet Therapy, che interviene a supporto di bambini con problemi emotivi e comportamentali, autistici, di alcune categorie di anziani e di persone con disabilità fisica o psichica».

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