Con l’arrivo della bella stagione si intensificano i controlli della Guardia Costiera sul litorale, alla ricerca di eventuali abusi riguardanti l’occupazione illegittima di demanio marittimo.
Nella giornata di ieri, i militari del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Direzione Marittima della sezione brindisina, hanno individuato in località Specchiolla, sul litorale di Carovigno, un tratto di spiaggia, esteso circa 1.000 metri quadrati, che era stato parzialmente occupato in maniera abusiva da uno stabilimento balenare.
Nel dettaglio, i militari hanno appurato che il gestore di uno stabilimento balneare, dotato di regolare concessione ad uso esclusivo degli ospiti di una nota struttura turistico-alberghiera del luogo, aveva esteso la superficie in concessione, posizionando arbitrariamente 100 lettini e 50 ombrelloni sull’attigua spiaggia libera.
In aggiunta, un’altra porzione di arenile pubblico è risultata occupata abusivamente con la realizzazione di tre locali adibiti a servizi igienici e il posizionamento di due serbatoi in pvc per riserva di acqua. Tutte le attrezzature e i manufatti sono stati sottoposti a sequestro d’urgenza.
Nel corso dei controlli veniva inoltre riscontrata l’occupazione di un’ulteriore area demaniale marittima, immediatamente attigua al lido, all’interno della quale era presente un deposito incontrollato di residui di posidonia oceanica contenente anche rifiuti plastici, assimilabili a rifiuti solidi urbani, il tutto per un volume stimato di circa 1.000 metri cubi.
In questo caso è scattato il sequestro dell’intera area e della montagna di rifiuti rinvenuti.
Il legale rappresentante della società che gestisce il complesso alberghiero è stato denunciato per varie ipotesi di reato, che vanno dalla gestione ed abbandono di rifiuti all’occupazione abusiva di demanio dello Stato oltre che per violazioni di norme in materia paesaggistico-edilizia.
Di tutta l’attività è stato prontamente informato il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Giovanni Marino.