Sono tre i medici iscritti nel registro degli indagati per la morte della trentacinquenne ostunese che ha perso la vita in sala operatoria, nel corso di un intervento di bendaggio gastrico eseguito presso la clinica “Mater Dei” di Bari.
L’ipotesi di reato formulata dalla Procura del capoluogo nei confronti di tre indagati è quella di omicidio colposo. Questa mattina il Pubblico ministero titolare del fascicolo dovrebbe conferire l’incarico per effettuare l’esame autoptico sul cadavere della donna che, entrata in sala operatoria per sottoporsi all’intervento la mattina di giovedì 18 luglio, non ne è più uscita viva.
E’ stato il marito della donna a sporgere denuncia ai Carabinieri subito dopo l’inaspettata morte della moglie in sala operatoria. Conseguentemente alla denuncia e al sequestro della cartella clinica della giovane ostunese, la Procura di Bari ha aperto un’indagine per fare chiarezza su quanto accaduto nella sala operatoria della “Mater Dei” giovedì 18 luglio.
La donna si sarebbe già sottoposta a un altro intervento di chirurgia bariatrica quattro anni fa, ma aveva deciso di affrontare un nuovo bendaggio gastrico e aveva scelto la clinica barese. La morte della donna ha sconvolto non solo familiari e amici ma anche l’intera comunità ostunese che si è stretta in un ideale abbraccio ai familiari della giovane mamma.
Adesso sarà l’autopsia a chiarire le cause di quella morte, avvenuta improvvisamente in sala operatoria, dopo quasi dieci ore di intervento. Solo dopo l’autopsia, dopo il nulla osta della Procura, potrà essere stabilito il giorno dei funerali della giovane mamma.