I Carabinieri Forestali della Stazione di Ostuni, nel corso di un pattugliamento di contrasto ai reati ambientali, hanno individuato dei fumi scuri levarsi dalle campagne alla periferia della frazione Montalbano di Fasano, più precisamente in corrispondenza della località Case Sparse.
Recatisi immediatamente sul posto, i militari hanno constatato che, all’interno di un’azienda agricola per la produzione di ortaggi, venivano dati alle fiamme cumuli di rifiuti costituiti da residui vegetali e da coperture in plastica.
Un operaio, G.M. di 40 anni, colto sul fatto e deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi, insieme al conduttore dell’ azienda, V.M. fasanese di 65 anni, dovranno rispondere, in concorso, del reato di combustione illecita di rifiuti (art. 256-bis del Testo Unico Ambientale – Decreto legislativo 152 del 2006).
L’area interessata dal rogo di rifiuti, circa 100 metri quadri in prossimità delle serre per la coltivazione degli ortaggi, è stata sottoposta a sequestro penale e affidata allo stesso conduttore.
Questo episodio ripropone ancora una volta, il deprecabile fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti nel territorio fasanese, specie attraverso l’appiccamento di roghi che destano allarme nella cittadinanza soprattutto per le emissioni di gas nocivi in atmosfera, attestate dalle numerose segnalazioni alle centrali operative dei Carabinieri.