La Regione Puglia si prepara ad affrontare la Fase 2 con l’acquisto di 4milioni di mascherine, da distribuire gratuitamente ad altrettanti cittadini. Le mascherine verranno acquistate dalle 21 aziende pugliesi che hanno convertito la loro produzione aderendo al progetto avviato dal Politecnico di Bari e dall’agenzia regionale Asset, per realizzare questi dispositivi di protezione individuale che, a partire dal 4 maggio prossimo, saranno tanto indispensabili, quanto preziosi.
In queste ore la task-force regionale sta valutando i dettagli delle operazioni di distribuzione che, con ogni probabilità avverrà attraverso la consegna a domicilio per evitare assembramenti. Una manovra che ha un doppio scopo: incentivare le aziende che hanno coraggiosamente convertito la produzione, fronteggiando anche importanti investimenti, e garantire protezione ai circa quattro milioni di pugliesi che dal prossimo 4 maggio saranno obbligati a indossare le mascherine per uscire di casa.
Per la distribuzione la task-force regionale guidata dall’epidemiologo Pierluigi Lopalco, in collaborazione con Politecnico e Asset, ha valutato diverse possibilità, dal coinvolgimento della protezione civile alle farmacie, ma la soluzione più plausibile resta quella del recapito a domicilio, concordato con Poste Italiane che ha manifestato la sua disponibilità a collaborare gratuitamente a questa prima consegna capillare.
Le mascherine in questione sono “filtranti”, non destinate quindi al personale sanitario, ma adatte alla popolazione, rispondendo ai criteri previsti dal decreto legislativo “Cura Italia” del 17 marzo scorso. Alle 21 aziende che forniranno i primi 4milioni di mascherine, se ne stanno aggiungendo molte altre, pronte a produrre mascherine filtranti (Ffp2 e Ffp3) e altri dispositivi di protezione individuale come calzari, tute e guanti.
Nel frattempo anche la protezione civile nazionale ha assicurato un carico di mascherine per la popolazione, come annunciato dal commissario straordinario Domenico Arcuri, che ha garantito la distribuzione alle regioni di tutte le mascherine necessarie per la Fase 2.
«Nelle prossime ore – ha dichiarato Arcuri – fisseremo il prezzo massimo al quale le mascherine potranno essere vendute. Ne distribuiremo un numero sufficiente per le regioni, affinché ne mettano da parte una quota. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni. Oltre che alla popolazione, distribuiremo le mascherine anche alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici, alle forze dell’ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico».
