Come previsto dal decreto “Semplificazione e Innovazione digitale”, anche il comune di Ostuni ha reso fruibili in maniera virtuale alcuni servizi al cittadino. Attraverso il portale istituzionale è infatti possibile prenotare un appuntamento in comune, richiedere lo Spid, accedere a diversi servizi erogati dagli uffici anagrafe e tributi. Durante una conferenza stampa tenutasi ieri mattina nel Salone dei Sindaci, sono entrati nel merito della rivoluzione digitale in corso a Palazzo San Francesco, il sindaco Guglielmo Cavallo, il segretario generale Francesco Fumarola, il dirigente del settore Affari generali Giovanni Quartulli e la responsabile dell’Ufficio CED Franca Moro.
«I cittadini ostunesi in possesso dello Spid, hanno adesso la possibilità – ha spiegato il sindaco Guglielmo Cavallo – di estrarre certificati, esaminare i propri dati anagrafici e fare tante altre operazioni e accedere a numerosi servizi tramite il sito del comune».
«Questo percorso di digitalizzazione – ha dichiarato il segretario generale Francecso Fumarola – inizia per il comune di Ostuni nel settembre del 2017 con il rilascio della carta d’identità elettronica. Tra i primi comuni ad attivarsi per l’erogazione di tale servizio e agli inizi di dicembre scorso ha aderito, assieme ad altri 130 comuni, a un progetto proposto da Regione Puglia che prevede un supporto tecnico e lo stanziamento di eventuali fondi per favorire questo tipo di avanzamento tecnologico. Grazie anche alla rete dei tabaccai che si sono resi disponibili, il cittadino ha la possibilità di fruire di una serie di servizi, evitando di recarsi di persona presso gli uffici e gli sportelli dedicati».
«Oltre ai servizi demografici – ha spiegato il dirigente Giovanni Quartulli – ogni cittadino può accedere alla banca dati dell’ufficio Tributi per conoscere la propria posizione contributiva rispetto a Imu, Tasi e Tari, verificare i pagamenti degli ultimi quattro anni e procedere con il pagamento delle imposte comunali. Rispettando le prescrizioni dell’attuale decreto, il comune di Ostuni non fa altro che formalizzare un percorso verso la digitalizzazione avviato da tempo».
«Ai servizi online implementati sinora – ha spiegato la dott.ssa Franca Moro – se ne aggiungeranno presto altri. Per accedere ai servizi ciascun cittadino deve accreditarsi alla piattaforma attraverso lo Spid, l’identità digitale utile a fruire di qualsiasi prestazione online della pubblica amministrazione. Il comune di Ostuni è stato inoltre autorizzato dall’Agid – Agenzia per l’Italia digitale a fornire il servizio di Rao (registration authority officer) per il rilascio delle credenziali Spid. Credo che questo sia un servizio molto utile al cittadino, che di qui in avanti avrà bisogno dell’identità digitale per accedere a un numero sempre crescente di servizi pubblici. Recatosi in comune per altri motivi, il cittadino ostunese, munito di documento di riconoscimento, comunicando numero di telefono e indirizzo mail potrà contestualmente avviare presso l’Urp (ufficio relazioni con il pubblico) la richiesta dello Spid, di cui successivamente riceverà le credenziali via mail.
Tornando ai servizi attivati per l’area demografica e l’area tributi – continua la dott.ssa Moro – il cittadino ha la possibilità di produrre in autonomia autocertificazioni e, cosa più importante, i certificati, sia quelli esenti da bollo, come anche quelli che invece lo prevedono. L’altra novità di grande rilievo è la possibilità di avviare un’istanza di variazione anagrafica nell’ambito del proprio comune. La pratica, una volta inoltrata, automaticamente viene acquisita dai sistemi comunali, protocollata e trasmessa all’ufficio. Il dipendente riceverà la notifica della richiesta e avvierà l’iter per il rilascio del documento. Il cittadino inoltre potrà verificare autonomamente l’avanzamento della pratica. Le stesse modalità riguardano i servizi erogati nell’area tributi, dove è possibile consultare i propri dati, richiedere sgravi sulla Tari, oppure procedere al pagamento delle imposte comunali. Il percorso intrapreso è lungo e va nella direzione della digitalizzazione, perciò ritengo – conclude la dott.ssa Moro – che i servizi online attivati in questa prima fase saranno molto apprezzati dalla cittadinanza».