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Marzo 29 2024

Aggressione razzista a Bari, Edith denuncia: «Io insultata anche da un’operatrice del 118»

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Un grave episodio di razzismo accaduto a Bari è stato denunciato da una donna ivoriana di 47 anni, Edith Tro, residente nel capoluogo pugliese da circa trent’anni.

La quarantasettenne ha denunciato ai carabinieri di essere stata aggredita e insultata lo scorso 20 febbraio nel sottopasso Duca Degli Abruzzi, mentre stava tornando a casa, intorno alle 18.30. La donna originaria della Costa d’Avorio ma ormai barese d’azione, ha raccontato ai militari che tutto è iniziato dopo che aveva chiesto il permesso a un gruppo di donne italiane, che parlavano ad alta voce in dialetto barese, per poterle sorpassare.

Secondo il racconto di Edith le donne, dopo essere state sorpassate, l’avrebbero dapprima circondata e poi a iniziato a insultarla con epiteti del tipo: «Che vuoi? Tornatene al tuo paese, nera.». Da qui sarebbe iniziata l’aggressione servendosi di pugni e calci, aiutate anche da due uomini, che si sarebbero aggiunti in un secondo momento.

La quarantasettenne avrebbe quindi provato a prendere il cellulare chiamare la Polizia, ma queste persone le hanno sottratto il cellulare. A quel punto sarebbe provvidenzialmente intervenuto un benzinaio che era poco distante dal luogo dell’aggressione e sarebbe stato lui a chiamare i carabinieri e il 118.

Secondo quanto raccontato da Edith, gli insulti razzisti sono continuati anche a bordo dell’ambulanza del 118, dove una operatrice avrebbe messo in dubbio la sua versione, aggiungendo che le sarebbe servita soltanto a chiedere un indennizzo per infortunio per lavoro. «Diceva,- ha raccontato la quarantasettenne- che dovevo solo ringraziare se stavo lavorando; quando le ho detto che ero stata colpita dappertutto, mi rispondeva che non poteva farmi i raggi dalla testa ai piedi. Si è arrabbiata perché le ho detto che secondo me si trattava di un’aggressione a sfondo razziale, sostenendo che non potevo dirlo visto che anche gli immigrati parlano in dialetto».

Sulla vicenda indagano i carabinieri che starebbero verificando se nel punto in cui sarebbe avvenuta l’aggressione ci siano telecamere di video sorveglianza, il cui ausilio sarebbe indispensabile per identificare gli aggressori.

La donna ha ricevuto ieri la telefonata di solidarietà del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che si è scusato a nome dell’intera città. Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ha invece invitato la direzione della Asl barese ad aprire un’inchiesta interna per ascoltare la versione degli operatori del 118 che sono intervenuti in soccorso della donna mercoledì 20 febbraio.

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