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Marzo 14 2024

Coronavirus, eccellenze nostrane: azzerato il rischio di contagio nelle RSA del nostro territorio

Nelle strutture socio assistenziali Villa Valente e Casa Alloggio Valle d’Itria sono stati seguiti accuratamente tutti i protocolli anti contagio e nessun paziente ha corso il rischio di essere contagiato

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Nelle RSA Villa Valente di Ostuni e Casa Alloggio Valle d’Itria di Casalini la parola d’ordine è stata “efficienza”. Sin dall’inizio della pandemia il presidente Pino Trinchera ha condotto un encomiabile lavoro, chiedendo che venissero sistematicamente effettuati tamponi sui residenti ed esigendo il massimo rispetto dei protocolli anti-contagio.

«Le RSA, secondo la definizione normativa – spiega il presidente Trinchera in un comunicato stampa – sono presìdi che offrono a soggetti non autosufficienti, anziani e non, un livello medio di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, accompagnata da un livello “alto” di assistenza tutelare e alberghiera. In Italia le strutture qualificabili come RSA sono poche rispetto alle necessità: se la Commissione Europea identifica in i 50-60 posti letto ogni mille abitanti superiori ai 60 anni il parametro standard, il nostro Paese si attesta sui 18,5 posti, con forti squilibri tra Nord e Sud sia per numero di strutture che per servizi offerti.

 In questo contesto così limitato, le strutture Villa Valente di Ostuni e Casa Alloggio Valle d’Itria di Casalini, possono essere considerate il massimo dell’efficienza: per l’immediato intervento a tutela di eventuali contagi da covid-19, per il quale sono state messe in atto tutte le normative previste dai decreti e anche prima degli stessi a partire dal 3 marzo; per la immediata ulteriore qualificazione/istruzione del personale affinché fossero eseguite attentamente tutte le operazioni indispensabili per evitare eventuali contagi;  e la non meno importante limitazione di tutte le visite di persone estranee alle strutture, anche di parenti.

 Seguendo scrupolosamente tutti i protocolli con la massima attenzione ed efficienza – conclude Trinchera –  i risultati sono stati più che ottimali tanto che, a tutt’oggi, dai tamponi effettuati nelle strutture indicate, non è risultato alcun caso positivo e gli ospiti sono stati scrupolosamente tutelati».

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