Oggi, domenica 28 aprile, a Ostuni si rinnovano le celebrazioni per la Festa della Madonna della Nova.
I festeggiamenti, che si svolgono la domenica dopo Pasqua (“domenica in Albis”) costituiscono un’importante occasione per visitare il santuario medievale dedicato alla Madonna, situato a Ostuni lungo la via per Carovigno.
La particolarità di questa chiesa antichissima sono le sue affascinanti grotte sotterranee, in cui possono essere ammirati alcuni preziosi affreschi, che in un passato lontano sono state il rifugio di coloro che cercavano “la buona nuova” al ritorno dalla guerra.
Da qui nasce il nome di “Madonna della Nova”, rappresentato da un’effigie che riprende la Madonna con in braccio il bambino, dato a questa particolare chiese rupestre che fu edificata dinanzi a quella che era una cripta basiliana. Quest’ultima costituì il rifugio di eremiti che, come affermato da alcuni stuodiosi che si sono interessati alla storia del santuario, affrescarono l’ambiente con un’effigie che rappresenta la Madonna Nikopeia (Colei che conduce alla Vittoria), tipico affresco in stile bizantino.
Dinanzi alla cripta, agli inizi del 1.500 venne edificata una chiesetta costruita da Giovanni Antonio Lombardi. Qualche anno fa, un importante restauro ha portato alla luce i primi quadri murali, ponendo un freno al degrado delle pareti umide della grotta-cripta.
In occasione della Festa della Madonna della Nova il santuario domenica 28 aprile rimarrà aperto dalle ore 9 alle 12 e nel pomeriggio dalle ore 16 alle ore 20.
Anticamente la giornata rappresentava un’occasione per le famiglie e coloro che si recavano in pellegrinaggio al santuario di fare una scampagnata e mangiare i tradizionali taralli ricoperti di zucchero e l’immancabile “palomma”, ovvero un dolce a forma di colomba nel quale viene inserito un uovo e decorato infine con una granella di zucchero.