Olympique Ostuni varca le porte della serie B nazionale. La chiave per aprire definitivamente la porta tanto sognata è arrivata dopo aver sconfitto, anche nella gara di ritorno dei playoff, il Maschito con il punteggio di 4-6.
Al termine di un campionato in cui la squadra ostunese ha dato tutto quello che poteva dare, regalando emozioni ai tifosi che l’hanno seguita con entusiasmo e devozione, il sogno si è avverato.
La partita disputata a Maschito sabato 1° giugno, dopo il trionfo della gara di andata, è il sigillo, il lucchetto che chiude definitivamente la cassaforte contenente un risultato che dà lustro a questi due colori che stagione dopo stagione, qualsiasi sia lo sport in cui vengono arrecati, hanno fatto innamorare gli ostunesi.
Il 4-6 del ritorno della finale nazionale playoff emana questa meravigliosa sentenza. I sei rintocchi della campana gialloblu invitano alla festa e sono una musica dolce, soprattutto per chi ci sta dentro. A farli suonare sono in successione Schiavone, Ferri, Lisi, Fiorentino, Salamida e il giovane Calò, quasi a simboleggiare il nuovo che avanza speditamente in una squadra in cui l’esperienza ha fatto il grosso, insieme con l’usato sicuro.
Questa è la degna chiusura della miglior stagione di Olympique Ostuni, una società giovane, ma già piena di gloria nell’immaginario collettivo cittadino. Nove mesi di impegno costante al fianco di un gruppo che ha fatto della professionalità la propria regola vigente.
Caduto un obiettivo stagionale, l’animo non ha vacillato e lo spirito guerriero della squadra ha imposto una reazione immediata, in grado di regalare qualcosa di ancora più significativo ai tifosi affezionati.
Il bello arriva adesso e con esso, a braccetto, il difficile. Ora la strada subirà un’inevitabile variazione di pendenza, una salita che, se affrontata all’insegna dell’unione e dell’impegno, sarà superata abilmente. Ora, però, non è giusto affliggersi con congetture che avranno il loro tempo, adesso è il momento di godersi il meritato trionfo e continuare a sognare di raggiungerne altri.