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Aprile 14 2024

Narcotraffico tra Albania e Puglia: altri quattro arresti

La seconda parte della cosiddetta Operazione "Bogotà" ha portato a ll'esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e due ai domiciliari

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Quattro ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e due ai domiciliari, sono state eseguite all’alba di oggi dai militari dei Nuclei di Polizia economico finanziaria di Lecce e Brindisi. Le ordinanze rientrano nella seconda parte dell’inchiesta denominata “Bogotà” e sono avvenute al termine di indagini condotte dai militari su un narcotraffico tra Albania e Italia.

Nell’operazione “Bogotà” sono stati coinvolti complessivamente 51 soggetti di nazionalità italiana e albanese, tutti indagati per detenzione e traffico di stupefacenti. Dieci di questi, sono stati arrestati in flagranza di reato nel corso di varie operazioni di servizio svolte nel corso delle indagini in varie località italiane (Bolzano, Livorno, Lecce e Brindisi), con il sequestro di rilevanti  quantitativi di stupefacente (600 chili di marijuana, 21 chili di hashish, 2 chili di cocaina e 32 chili di eroina) e di numerosi mezzi utilizzati per il trasporto delle partite di droga (imbarcazioni, furgoni ed autovetture con vani di carico nascosti).
Gli stessi indagati, strutturati in vari gruppi criminali erano radicati nelle province salentine di Lecce e Brindisi con “proiezioni operative” in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Basilicata e persino in Belgio, dove usavano approvvigionarsi di ingenti quantitativi di cocaina che successivamente distribuivano sulle piazze locali.

 

Dalle  indagini è inoltre emerso come, in alcuni casi, i soggetti finiti al centro delle indagini fornissero “supporto logistico” anche ad altri gruppi criminali albanesi, fornendo immobili dove custodire le spedizioni di droga giunte via mare, e alloggiare gli scafisti e gli altri complici incaricati delle operazioni di sbarco, garantendo l’uso di mezzi ed autisti per il trasporto di carichi verso varie destinazioni su tutto il territorio nazionale.

Sulla base degli elementi raccolti dai finanzieri del Goa di Lecce e della Sezione Mobile del Nucleo di Brindisi, il Gip di Lecce,  Michele Toriello, ha emesso su richiesta del Pm della Direzione Distrettuale di Lecce, un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di due soggetti di nazionalità albanese, un trentottenne e un ventinovenne e della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di due soggetti di nazionalità italiana, un quarantanovenne originario di Cellino San Marco ma residente a Torchiarolo e un trentacinquenne di Erchie, entrambi accusati di traffico di stupefacenti.

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