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Aprile 20 2024

Nuovo ospedale Fasano-Monopoli: posta la prima pietra

Michele Emiliano, nel corso di una cerimonia ufficiale, ha posto simbolicamente la prima pietra del nuovo ospedale, che lui stesso ha definito «uno dei più moderni d'Italia»

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E’ stata posta questa mattina, mercoledì 26 settembre, la prima pietra del nuovo ospedale “Fasano-Monopoli”, che sorgerà tra Bari e Brindisi.

Alla cerimonia hanno preso parte Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano, Angelo Annese, sindaco di Monopoli, Antonio Sanguedolce, direttore generale della Asl di Bari, i consiglieri regionali Fabiano Amati e Donato Pentassuglia e tanti sindaci che hanno voluto testimoniare con la loro presenza l’mportanza nei confronti di un presidio sanitario che si propone di essere il punto di riferimento per un bacino d’utenza di 264mila persone.

Esprime grande soddisfazione Fabiano Amati, consigliere regionale fasanese, uno dei maggiori fautori della realizzazione dell’opera, che dovrà essere completata entro mille giorni.

«Non c’è mai stato tra Bari e Brindisi- ha dichiarato Amati- un ospedale in grado di curare le malattie di alta e media complessità, così come le patologie tempo-dipendenti. L’ospedale che nasce oggi, e che avrà 299 posti letto, colmerà questa vergognosa lacuna».

Ad apporre simbolicamente la prima pietra, Michele Emiliano che, nel suo discorso, oltre ad elogiare l’opera che sta per nascere, definita «uno degli ospedali più moderni d’Italia» è tornato ad affrontare il vituperato piano di riordino ospedaliero sottolineando che «grazie al risanamento dei conti della sanità pugliese nei prossimi mesi assumeremo duemila medici e tremila operatori sanitari. Il modello sanitario sul quale stiamo lavorando dunque è rappresentato da questo ospedale e sono orgoglioso, dopo tanti anni, di essere colui che rappresenta la Puglia, capace di fare cose del genere. L’idea stereotipata del Mezzogiorno, pezzente, straccione e incapace di mantenersi da solo, noi la possiamo cancellare anche lavorando bene a questa impresa».

A impartire la benedizione del cantiere, il cui appalto è stato vinto dalla ditta Astaldi-Guastamacchia, è stato monsignor Giuseppe Favale, arcivescovo della diocesi Conversano-Monopoli.

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