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Marzo 29 2024

Ostuni “porto” della cultura: acceso nella Città bianca il 14° faro di Condivisione Italia

La cerimonia di “accensione” del faro di Condivisione Italia si è tenuta domenica 27 ottobre in Villa comunale alla presenza del fondatore della community Paolo Giacovelli e della referente ostunese Federica Melpignano

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La Città bianca è diventata simbolicamente un “porto” della cultura con l’accensione del 14° faro di Condivisione Italia. Il progetto, ideato da Paolo Giacovelli, giovane editore e imprenditore originario di Locorotondo, ha l’obiettivo di far crescere i territori illuminati dai fari, rendendoli dei “porti sicuri” per lo scambio di idee e buone pratiche.

La cerimonia di “accensione” del faro di Condivisione Italia si è tenuta nella tarda mattinata di domenica 27 ottobre in Villa comunale, alla presenza del fondatore della community Paolo Giacovelli, della referente ostunese Federica Melpignano e dei referenti di Martina Franca, Locorotondo e Noci.

Dopo Roma, Molfetta, Martina Franca, Bari, Modugno, Caprarica, Firenze, Polignano a Mare, Amatrice, Conversano, Toritto, Torino e Noci, la città di Ostuni è diventata il nuovo simbolo di questo progetto culturale a carattere nazionale.

«Ho aderito a Condivisione Italia perché credo nell’alto potenziale dell’aggregazione sociale – ha dichiarato Federica Melpignanoe perché sono convinta che la condivisione di idee renda più semplice e stimolante la loro realizzazione. Tra le diverse iniziative a cui stiamo lavorando, è già in cantiere un progetto che vede la collaborazione dell’Università di Bari, che attualmente frequento».

«In sintesi – spiega Paolo Giacovelliciò che intende portare avanti Condivisione Italia si bassa su tre pilastri fondamentali. Il primo: prendersi cura del proprio paese tramite iniziative, incontri atti a creare una community capace di impegnarsi in prima persona sul territorio di riferimento. Questo grazie all’avvio di buone pratiche per lo sviluppo e la crescita di breve e lungo periodo. Il secondo: investire sul proprio territorio incentivando l’attività solidaristica e imprenditoriale. Il terzo: aviare una nuova narrazione, un modo nuovo per permettere la diffusione immediata della buona pratica attuata. Condividere per fare, per crescere, per essere un modello facilmente esportabile, per migliorare altre realtà sparse per l’Italia, aggregando nuove menti e nuove braccia.

Condivisione Italia punta tutto sulle opportunità che la tecnologia digitale e i nuovi canali social offrono in termini di diffusione e fruizione delle informazioni. L’obiettivo – conclude Giacovelli – è quello di dare vita a una community il più possibile ampia e coinvolgente. La condivisione con altre realtà permetterà la diffusione a macchia d’olio di pratiche di sviluppo, progetti e idee in tutta la community».

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