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Marzo 28 2024

Santa Maria di Agnano: presentati i risultati della campagna scavi 2018

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Era lì da 2.300 anni. A vegliare sui doni che gli antichi Messapi dedicavano agli dei, il cane rinvenuto negli ultimi scavi archeologici nella grotta di Santa Maria di Agnano, diretti dal professor Donato Coppola coadiuvato daNicola de Pinto e Martine Dewailly.

Dopo aver riportato alla luce, nelle precedenti indagini, un’importante frequentazione rituale mesolitica caratterizzata da circoli di pietre contenenti pietre e ossa incise, simboli della perorazione alla caccia e alla dea madre, le ultime ricerche, si sono concentrate
sulla frequentazione cultuale dell’area in epoca messapica (VI-III secolo a.C.).

I risultati della campagna scavi 2018 sono stati presentati nel corso di una conferenza che si è svolta venerdì 12 ottobre, presso la Chiesa di San Vito Martire ad Ostuni.

Alla presenza dell’architetto Maria Piccarreta, soprintendente archeologica per le province di Brindisi – Lecce e Taranto, si sono succeduti gli interventi di Donato Coppola, direttore scientifico del Museo di Ostuni e dei suoi collaboratori Nicola De Pinto e Martine Dewailly.

Dopo i saluti del vice-sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, il presidente dell’Istituzione Museo, Michele Conte, ha ringraziato il direttore scientifico e tutti i ragazzi dell’Università di Bari che hanno partecipato allo scavo, confermando il grande interesse del consiglio di amministrazione per le operazioni di scavo.

«Siamo soddisfatti del lavoro svolto dal professor Coppola in collaborazione con l’Università di Bari»- ha spiega il presidente dell’Istituzione Conte. «Negli ultimi anni abbiamo raddoppiato gli investimenti sulla campagna scavi e i risultati si sono visti; la risposta del pubblico ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Il 2018 segnerà un ulteriore aumento di presenze nei nostri siti nonostante già il 2017 fosse stato un anno record. L’idea di puntare sulla promo zione e sulla fruizione dei siti museali ha funzionato».

Maria Piccarreta ha sottolineato come i risultati si possono raggiungere solo grazie alla sinergia tra istituzioni (Musei, Comuni e Soprintenza) e Università, ciascuno con il suo compito. «Sono molto contenta di quello che è stato realizzato qui ad Ostuni« ha detto la soprintendente «un modello da esportare e far conoscere per i risultati che ha ottenuto in termini scientifici, ma anche di visitatori».

Al termine della conferenza sono stati consegnati gli attestati agli studenti dell’Università di Bari che hanno partecipato alla Campagna scavi.

Sono stati portati alla luce una serie di bothro (piccole fosse sacre), contenenti una serie di vasi rituali quasi integri tra i quali spicca, per dimensione, una enorme anfora panatenaica apula a tempera rossa decorata con palmette sovraddipinte in nero e databile agli inizi del III secolo a.C.

Negli stessi strati delle fosse sacre sono stati rinvenuti anche frammenti di antefisse templari decorate con il volto di una Gorgone, punte di lance e giavellotti, pedine da gioco in pasta vitrea e, per la prima volta, frammenti di grosse iscrizioni su pietra.

Proprio sopra questi reperti sono state rinvenute due deposizioni di cani di media taglia e di sesso maschile. La presenza di queste due evidenze è legata a consuetudini di carattere magico e sacrale che vedevano la deposizione e, talvolta,il sacrificio di essi al fine di purificare e proteggere l’area. L’importanza di tali ritrovamenti ha spinto gli archeologi a rimuovere subito gli scheletri per evitarne il danneggiamento, a portarli in laboratorio per le dovute ricerche e a prepararne la futura musealizzazione.

Sempre la stessa équipe ha iniziato le indagini all’interno della cavità occidentale del santuario, riportando subito a galla una serie di lucerne databili al IV-III secolo a.C. e che rimandano chiaramente ad un rituale di carattere notturno in onore di divinità ctonie come Persefone e Demetra.

Negli ultimi giorni di scavo è anche venuto alla luce un blocco lavorato e riccamente decorato la cui funzione e datazione, tuttavia, verrà chiarita con le future ricerche.

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