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Aprile 20 2024

Striscione CasaPound contro la CGIL: indaga la Digos

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Indaga la Digos per risalire ai responsabili dello striscione firmato CasaPound e affisso a Brindisi nella notte tra il 3 e il 4 ottobre, dinanzi alla sede della segreteria provinciale della CGIL.

“Immigrati tutelati, lavoratori abbandonati”, questo il messaggio riportato sullo striscione, scritto, così come rivendicato da CasaPound sulla sua pagina Facebook, per protestare contro il primo cittadino di Brindisi, Riccardo Rossi e il segretario provinciale della CGIL brindisina, Antonio Macchia, perché avevano entrambi pubblicamente difeso Mimmo Lucano, il sindaco di Riace arrestato qualche giorno fa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Immediata la reazione della segreteria nazionale del sindacato, che ha fermamente condannato il gesto affermando che «chi ha a cuore la democrazia farebbe bene a interrogarsi sulle ragioni di questo attacco ripetuto al sindacato che difende i lavoratori, il loro reddito e quindi la libertà delle persone».

Unanimi le attestazioni di solidarietà provenienti dal mondo politico e dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), che definisce gli autori dello striscione «topi fascisti in cerca di notorietà».

«È paradossale – continua la nota dell’Anpi- che servi sciocchi di un caporione di una formazione politica, che da decenni ha spogliato Brindisi e tutto il Sud di risorse, aziende e posti di lavoro, oggi possano assurgere a finti difensori di che? Dove erano i topi in questi anni quando il mezzogiorno è stato impoverito a vantaggio del nord? Dove erano quando è iniziata l’emigrazione di centinaia di migliaia di nostri giovani?».

Solidarietà è stata espressa nei confronti della CGIL anche dal Pd brindisino, da Liberi e Uguali e dal gruppo consiliare Leu alla Regione Puglia. Anche l’Unione degli Studenti Brindisi ha espresso in una breve nota la sua indignazione. «Pretendiamo– si legge nella nota- l’immediato scioglimento delle organizzazioni neofasciste e la chiusura di tutte le rispettive sedi. I messaggi dei violenti, dei fomentatori di odio non devono più avere cittadinanza nelle nostre città e nella nostra Repubblica nata dalla resistenza partigiana proprio contro fenomeni simili a quelli che oggi viviamo. La città di Brindisi, da sempre, è terra solidale, accogliente e multiculturale. Continueremo a batterci nelle scuole e in città contro ogni forma di fascismo e per un’educazione libera, laica, antifascista».

Intanto ieri il leader di CasaPound, Gianluca Iannone, ha presenziato all’inaugurazione di una nuova sede del movimento a Veglie e domani, sabato 6 ottobre, ne verrà inaugurata un’altra, sempre in Puglia, a Nardò.

Domani, sabato 6 ottobre, alle ore 10, davanti alla sede della Cgil di Brindisi, è stata indetta una manifestazione promossa dalla Camera del Lavoro provinciale e dalla Segreteria regionale del sindacato.

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