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Aprile 19 2024

Torre Guaceto: è salva l’aquila minore soccorsa presso il centro di recupero per la fauna selvatica

L'esemplare potrà essere liberato tra circa un paio di settimane e sarà una grande festa vederlo tornare in natura. Nel frattempo riceverà tutte le attenzioni possibili dal personale della Riserva

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Un’aquila minore in fin di vita è stata soccorsa e salvata presso il centro di recupero per la fauna selvatica di Torre Guaceto. Il maestoso volatile è stato rinvenuto a terra, incapace di volare, da un cittadino di Torchiarolo. Fortunatamente l’uomo gli ha prestato le dovute attenzioni e ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Una squadra è intervenuta, l’ha preso, e poi si è rivolta al centro recupero di riferimento, quello appunto di Torre Guaceto.

Quando gli operatori specializzati della Riserva hanno raggiunto Torchiarolo hanno scoperto che si trattava di un’aquila minore. Preso in carico, l’animale è stato ricoverato presso la struttura di cura per la fauna selvatica. Una volta sottoposto a un’accurata visita e a una radiografia, si è scoperto che l’esemplare aveva un’ala rotta. L’arto è stato immobilizzato e sono iniziate le cure del caso. Nell’arco di circa 10 giorni l’aquila si è rimessa in sesto ed è stata trasferita in voliera per iniziare il percorso di riabilitazione.

L’aquila minore, specie protetta dal WWF, che è fortunatamente giunta a Torre Guaceto è un esemplare adulto. Non è possibile dire se si tratti di un maschio o di una femmina perché questi animali non sono caratterizzati da dimorfismo sessuale, ossia gli esemplari non mostrano segni evidenti del proprio sesso.

Le aquile minori si nutrono in coppia per massimizzare i benefici e rendere minimo lo sforzo dovuto alla caccia. Uno dei due esemplari vola basso per spaventare gli uccelli che stanno a terra e farli levare in volo, mentre l’altro li cattura. Questi animali si nutrono di piccoli volatili come le gazze e i colombi. In questo periodo, la specie lascia l’est Europa, dove nidifica, e sverna nei luoghi caratterizzati dal clima mite. Fino a non molto tempo fa, la loro presenza in questa zona era rara, ma attualmente se ne registra un aumento stabile.

L’esemplare giunto a Torre Guaceto potrà essere liberato tra circa un paio di settimane e sarà una grande festa vederlo tornare in natura. Nel frattempo riceverà tutte le attenzioni possibili dal personale della Riserva.

Il centro recupero fauna selvatica ha bisogno del sostegno di tutti i cittadini per continuare a svolgere la sua preziosa attività di soccorso e riabilitazione. Per questo è stata indetta la raccolta fondi “Adozioni selvagge” sulla piattaforma Produzioni dal Basso, attraverso cui è semplicissimo effettuare la propria donazione libera e spontanea.

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