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Ostuni
Dicembre 14 2024

Tre piccoli fratini vengono alla luce sulla costa ostunese grazie all’impegno di Enzo Suma, dell’ARIF e di alcuni volontari

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La campagna di sensibilizzazione straordinaria avviata quest’anno dal presidio di tutela del fratino di Ostuni, ha avuto il successo sperato. Il merito va a Enzo Suma, naturalista ed esperto del mondo dei fratini che da alcuni anni li tutela nell’area costiera della provincia di Brindisi, agli agenti dell’ARIF (agenzia regionale per le politiche irrigue e forestali) e ai volontari coinvolti, che hanno sorvegliato costantemente le uova deposte lungo uno dei tratti di costa più incontaminati del litorale ostunese.

Il maltempo che ha caratterizzato la scorsa primavera non ha consentito la cova e la successiva schiusa delle uova, avvenuta invece nei giorni scorsi grazie alla sensibilità e all’impegno del presidio ostunese. Diffidente e sospettoso, il fratino tende ad allontanarsi dal nido anche in assenza di reale pericolo: è sufficiente camminare a qualche decina di metri di distanza dal nido infatti per farlo allontanare dalla cova. Ovviamente in questo periodo la nostra costa è piena di gente che passeggia sulla scogliera o che si ferma a prendere il sole, pertanto senza l’intervento dell’uomo nessuna delle tre uova avrebbe potuto schiudersi.

«I pericoli sono fondamentalmente due – spiega Enzo Suma – da un lato il rischio che vengano calpestate le uova deposte a terra, dall’altro quello di disturbare la cova attraverso il passeggio dei bagnanti o semplicemente sostando nelle vicinanze del nido. Così, assieme a chi ha preso a cuore la causa, mi sono occupato di mettere in sicurezza il luogo scelto dal fratino per la deposizione, delimitando l’area e segnalando la presenza attraverso l’installazione di alcuni cartelli. L’intera superficie interessata è stata oggetto di stretta sorveglianza soprattutto da parte dell’ARIF, i cui agenti, già impegnati a svolgere un lavoro di controllo per ridurre il rischio di incendi, hanno vigilato per alcune ore al giorno il nido, facendo in modo che nessuno oltrepassasse la recinzione.

Nel corso di queste 3 settimane molte persone sono state informate sul comportamento e sulle abitudini di questo meraviglioso uccello. Tutti hanno subito compreso l’importanza di tutelare una specie a rischio estinzione, congratulandosi con i volontari di turno. Sono tante le persone che negli ultimi giorni hanno chiesto notizie sulla nascita dei piccoli. Ci sono stati però anche casi di persone che, nonostante il nastro di sicurezza e i cartelli informativi, hanno scavalcato la recinzione dirigendosi proprio in direzione del nido. Inoltre, ai primi di luglio i temporali hanno rischiato di compromettere la nascita di nuovi piccoli, perché in tre occasioni si è dovuto intervenire nel rimuovere l’acqua accumulatasi nel nido dopo le piogge.

Dopo tanti sacrifici e tante ore sotto il sole – conclude Enzo Suma – si è potuto festeggiare il lieto evento. Le tre uova si sono schiuse e questo rappresenta un grande successo se si pensa che, senza il nostro intervento, il nido sarebbe andato distrutto a causa della presenza dell’uomo. Adesso i pulcini sono già indipendenti ma rimane per loro il pericolo più grande, quello dei cani non condotti al guinzaglio che potrebbero, anche per gioco, afferrare uno dei piccoli e causarne la morte. Ci auguriamo che presto i pulcini possano spiccare il primo volo, così come ha fatto recentemente il piccolo fratino “Edoardo” nato a Rosa Marina».

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