La Concattedrale di Santa Maria Assunta di Ostuni resterà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza a seguito di un cedimento strutturale avvenuto all’interno dell’edificio sacro. La decisione è stata presa dopo il crollo di una porzione del transetto laterale destro, che ha interessato l’intonaco e le strutture sottostanti.
Secondo quanto emerso dai sopralluoghi effettuati dagli enti competenti, il cedimento sarebbe stato causato da infiltrazioni d’acqua che, nel tempo, avrebbero creato un vero e proprio canale all’interno delle murature, compromettendo la stabilità delle strutture. Alcuni frammenti risultano ancora instabili e in bilico, rendendo l’area potenzialmente pericolosa.
A seguito delle verifiche condotte dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari e dall’Ufficio dei beni ecclesiastici della diocesi, è stata disposta la chiusura totale della concattedrale per garantire la sicurezza di fedeli e visitatori.
A rendere nota la situazione è stato il parroco, don Maurizio Caliandro, che ha spiegato come, inizialmente, fossero previsti soltanto interventi di manutenzione ai tetti, senza particolari criticità all’interno. Tuttavia, nella mattinata di sabato 6 dicembre, all’apertura della chiesa, una parte del transetto laterale destro è crollata improvvisamente.
I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza partiranno nel mese di gennaio, ma la loro durata non è ancora definita. Saranno infatti necessari ulteriori accertamenti per comprendere l’effettivo stato delle strutture. Grazie alla collaborazione del Politecnico di Bari, nei prossimi giorni verranno effettuati rilievi termici e del sottosuolo per analizzare la stabilità dell’edificio e individuare con precisione le cause delle infiltrazioni.





