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Ostuni
Dicembre 21 2025

Grotte carsiche pugliesi patrimonio mondiale UNESCO: candidata anche Ostuni con Santa Maria d’Agnano

Ostuni al centro della candidatura Unesco delle grotte carsiche pugliesi: via libera della Regione. Santa Maria d’Agnano tra i siti chiave

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Ostuni entra da protagonista nel percorso che potrebbe portare le grotte carsiche preistoriche della Puglia a diventare Patrimonio mondiale Unesco. La giunta regionale pugliese ha infatti approvato il Protocollo d’intesa che dà ufficialmente il via alla candidatura, riconoscendo il valore universale di uno dei sistemi archeologici più antichi d’Europa.

Tra gli undici Comuni coinvolti figura Ostuni con la Grotta di Santa Maria d’Agnano, uno dei siti più rilevanti per la ricostruzione della presenza umana nel Paleolitico. La cavità ostunese è già considerata in possesso dei requisiti di autenticità, integrità ed Eccezionale Valore Universale richiesti dall’Unesco.

Il Protocollo impegna la Regione Puglia e i Comuni di Apricena, Rignano Garganico, Monopoli, Bisceglie, Altamura, Ginosa, Ostuni, Otranto, Nardò, Castro e Parabita a sostenere un percorso pluriennale di valorizzazione e tutela.
L’intesa, approvata con Delibera di Giunta, è stata firmata dall’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola e sarà sottoscritta nei prossimi giorni dalle amministrazioni locali.

La Grotta di Santa Maria d’Agnano, situata nel territorio di Ostuni, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per gli studi sulla preistoria europea. Inserita in un sistema che documenta oltre 800.000 anni di presenza umana continuativa in Europa occidentale, la grotta rafforza il ruolo di Ostuni come polo culturale e scientifico di primo piano.

Il Protocollo istituisce un Tavolo di lavoro incaricato di redigere il fascicolo di candidatura Unesco. Il coordinamento scientifico è affidato al Museo della Preistoria di Nardò, con la responsabilità di Filomena Ranaldo, mentre il coordinamento tecnico-organizzativo spetta alla Sezione regionale Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali, guidata da Alessandro Viva.
Il lavoro avverrà in collaborazione con il Ministero della Cultura e le principali istituzioni scientifiche.

«L’avvio dell’iter di candidatura Unesco – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – valorizza un patrimonio che racconta le radici profonde della nostra identità e che può diventare un asset strategico di sviluppo per il futuro dei territori».

Per l’assessora Matrangola, le grotte preistoriche «sono archivi viventi della memoria dell’umanità» e la candidatura rappresenta «un progetto corale che unisce scienza, cultura e comunità locali», in linea con i principi della Convenzione di Faro.

Il percorso di candidatura, aperto anche alla cooperazione transnazionale nel Mediterraneo, punta a promuovere un turismo culturale sostenibile, fondato sulla conoscenza e sulla tutela dei luoghi.
Per Ostuni, la valorizzazione della Grotta di Santa Maria d’Agnano significa rafforzare il legame tra storia millenaria, identità locale e sviluppo futuro, con una visibilità internazionale senza precedenti.

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