Il Forum della Società Civile di Ostuni richiama l’attenzione dell’Amministrazione su diverse decisioni strategiche che riguardano il futuro della città, a partire dall’appalto del servizio di mensa scolastica. La questione è stata affrontata sia nel comunicato ufficiale della Giunta Esecutiva del 22 dicembre scorso, sia nell’assemblea del 17 dicembre, svoltasi presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale alla presenza di numerose associazioni.
Il Forum contesta fortemente la scelta di una concessione così lunga: “Venticinque anni non sono la normale durata di un appalto di servizi pubblici, significa stabilire oggi cosa mangeranno i nostri figli e anche i nostri nipoti”.
Secondo la Giunta Esecutiva, una mensa scolastica non può essere resa “pressoché irreversibile” tramite project financing, strumento che potrebbe trasferire rigidità e oneri sulle future amministrazioni: “Non a caso recentemente (8 ottobre 2025) la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per l’utilizzo di tale strumento, richiamando l’attenzione sull’uso distorto di concessioni e partenariati pubblici-privati, soprattutto quando limitano la libera concorrenza, comprimono la trasparenza e vincolano eccessivamente le amministrazioni nel lungo periodo. Trattasi di un segnale chiaro che impone molta cautela, tanto più quando sono in gioco servizi che incidono direttamente sui di-ritti e sulla salute dei minori.
Su decisioni di cotale portata, la trasparenza, il confronto pubblico e buon senso sono imprescindibili, perché quando si tratta di scuola e di bambini il tempo, quand’anche variabile contrattuale, implica la responsabilità sociale. La Giunta Esecutiva del Forum della Società Civile chiede con forza che l’Amministra-zione Comunale voglia promuovere una discussione collettiva, con il coinvolgimento delle scuole, dei sindacati e della cittadinanza per un opportuno ripensamento sul tema in argomento”.
Nel corso dell’assemblea delle associazioni del Forum della Società Civile, la presidente Teresa Lococciolo ha ricordato che la partecipazione è fondamentale per una comunità solidale: “la partecipazione attiva alla vita civica rafforza l’identità di una comunità”. È stata annunciata anche l’assegnazione, da parte del Comune, di una sede presso la Casa della Musica, riconoscimento dell’impegno civico svolto dalle associazioni.
Tra i temi affrontati, ampio spazio è stato dato al Piano Comunale delle Coste, con dubbi su: spiagge libere in zone a rischio idrogeologico elevato; tutela paesaggistica (torri costiere, siti archeologici); accessibilità integrata; erosione del litorale. L’assessore Giuseppe Tagliente, presente ai lavori, ha confermato la riapertura dei termini per le osservazioni.
Sul Nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), il Forum chiede più visione e competenze esterne per evitare ritardi e garantire un processo realmente partecipato e orientato a zero consumo di suolo.
Preoccupazioni anche per lo stato dei servizi sanitari: ritardi nell’ampliamento dell’ospedale (9 milioni di euro non ancora investiti) e collocazione della Casa della Comunità a Trappeto del Monte, due km dal centro: “In quel luogo non potrà mai funzionare” per carenza di collegamenti adeguati.
Sul fronte turistico emergono: alternanza tra over-tourism e stagni improvvisi; mancanza di parcheggi e bagni pubblici; criticità nella riqualificazione del centro storico.
È stata inoltre comunicata la nascita di un comitato contro il forno crematorio previsto nel cimitero.
La chiusura dell’assemblea è stata affidata ancora alla presidente Lococciolo, che ha richiamato la responsabilità condivisa in un periodo difficile:
“È tempo di cambiare… più giusti, più sobri, più solidali… prenderci cura della Casa Comune. Pronti a camminare insieme!”





