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Ottobre 19 2024

Abbandonano rifiuti tra i campi e scappano sul camion guidato da un minorenne: denunciati

I Carabinieri forestali hanno sventato l’ennesimo tentativo di abbandono selvaggio di rifiuti, avvenuto in agro di Brindisi

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Un trasportatore brindisino di 47 anni e un ragazzo minorenne sono stati individuati, intercettati e denunciati dai Carabinieri forestali della Stazione di Brindisi per abbandono indiscriminato di rifiuti. L’attività di contrasto al vergognoso fenomeno viene condotta sistematicamente dai militari in tutta la Provincia, soprattutto in quelle zone dove il degrado tende a essere più marcato, determinando la creazione di vere e proprie discariche abusive nelle campagne attorno ai centri abitati.

Pattugliando l’area tra il Santuario di Jaddico e la contrada Brancasi, nella contrada detta “Pilella”, in agro di Brindisi, i militari del Nucleo Investigativo (NIPAAF) del Gruppo CC Forestale di Brindisi hanno individuato un camion a cassone aperto mentre scaricava in tutta fretta rifiuti vari (soprattutto derivanti da attività di “svuotacantine”, come materassi, mobilio fuori uso, parti di infissi, ecc.), lungo una strada poderale della contrada.

All’avvicinarsi della pattuglia dei Forestali, il camion è ripartito a tutta velocità, iniziando una fuga per le stradine di campagna della zona, fino ad essere raggiunto e bloccato nei pressi di un’abitazione non distante.

A quel punto, e con il rinforzo di una pattuglia della Stazione Carabinieri Forestale di Ostuni, sono stati identificati gli occupanti del mezzo: G.P. di anni 47, proprietario, ed un minorenne, risultato essere, nella circostanza, il conducente.

Il primo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi, il secondo a quella dei Minorenni di Lecce, per i reati, in concorso, di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256, comma 1, lett. a) e b) del Decreto legislativo n. 152 del 2006, noto come “Testo Unico Ambientale”), nonché di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 del codice penale).

I due soggetti operavano nella completa illegalità, propria del diffuso fenomeno dei “padroncini”, non avendo iscritto il proprio autocarro alla Sezione regionale dell’Albo nazionale dei Gestori dei Rifiuti, quindi senza alcuna abilitazione al trasporto. Il mezzo, naturalmente, è stato sottoposto a sequestro preventivo penale ed affidato ad un custode giudiziario autorizzato.

È inoltre stato elevato un verbale ai sensi dell’art. 115 del Codice della Strada, a carico dell’accompagnatore e proprietario, per la conduzione del veicolo da parte di minorenne, fuori dalle circostanze previste.

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