A Brindisi una banda xenofoba, armata di mazze da baseball e spranghe, avrebbe compiuto due aggressioni ai danni di migranti.
A darne notizia è una nota del “Forum provinciale per cambiare le cose”, che lancia l’allarme sul clima di violenza che serpeggia nel capoluogo brindisino. Una terza aggressione sarebbe fallita, grazie all’intervento provvidenziale di un passante che, accortosi di cinque individui che accerchiavano un migrante, avrebbe minacciato di chiamare la Polizia.
La ronda ha operato nella notte di venerdì 19 ottobre e le vittime della violenza razzista sono un giovane ghanese, da tempo residente a Brindisi e perfettamente integrato nella comunità e un ragazzo senegalese. I due giovani sono attualmente ricoverati in ospedale; il giovane ghanese con ferite guaribili in 30 giorni, mentre ragazzo senegalese vereserebbe in gravi condizioni. Entrambe le vittime hanno denunciato l’aggressione
«Il “Forum provinciale di Brindisi per cambiare l’ordine delle cose”- si legge nella nota- esprime la sua piena solidarietà a Elija K. , segretario della comunità cittadina del Ghana, stimato lavoratore e residente a Brindisi da molti anni, e a un ragazzo del Senegal, residente attualmente nel dormitorio, per la brutale aggressione subita venerdì sera. Il primo mentre tornava a casa dal lavoro, il secondo mentre stava per raggiungere la Caritas. Una terza aggressione ai danni di un giovane migrante è stata evitata in tarda serata sempre di venerdì grazie al senso civico di un brindisino che ha urlato al commando razzista che avrebbe chiamato la polizia. E non si sa ancora se la “ronda” anti-migranti abbia colpito anche altri. Trenta i giorni di prognosi per Elija, molti di più per il ragazzo del Senegal, ricoverato in ospedale perché colpito alla testa con mazze da baseball. Gli aggressori hanno agito, con vigliaccheria, in due contro uno, nel caso del segretario della comunità del Ghana, e in cinque contro uno negli altri casi accertati. Il Forum censura ogni forma di violenza e il clima razzista che si è creato in città. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura affinché siano individuati i colpevoli di questa violenza. Noi non vogliamo che razzismo e xenofobia crescano nelle società e nelle democrazie europee. Per questo vogliamo lavorare tutti insieme per far crescere e condividere diritti e opportunità per la costruzione quotidiana di una società sempre più aperta e solidale».