Chiude lo storico Panificio Sant’Antonio e si conclude un pezzo di storia della nostra Città. Lo scorso 30 novembre è stata abbassata per l’ultima volta la serranda al civico 21 di via Diaz, un luogo che rimarrà nel cuore di tutti gli ostunesi e dei tanti turisti che in questi lunghi anni hanno apprezzato le specialità della tradizione pugliese, prodotte con passione e maestria.
Il sapore delle frise, dei taralli dolci e salati, dei maritozzi, delle focacce, del pane e soprattutto delle famosissime “monachelle” del Panificio Sant’Antonio resterà indelebile nella memoria di intere generazioni, come il profumo del pane appena sfornato che puntualmente invadeva l’intero quartiere.
Tantissimi i post sui social, i messaggi e le attestazioni di stima rivolte in queste ore dalla famiglia Farina, commossa per la vicinanza dell’intera comunità ostunese in un momento che segna la fine di un lungo percorso, costellato di successi e caratterizzato, naturalmente, da grande sacrificio e spirito di servizio.
Qualità che vengono riconosciute da chiunque a Pietro Farina, che fondò l’attività nel 1960, e a suo figlio Gianni, che negli ultimi trent’anni, grazie alla preziosa collaborazione di sua moglie Silvia, ha condotto in maniera eccellente l’attività imprenditoriale di famiglia. Un’attività che non ha potuto trovare continuità con il passaggio ai figli di Gianni e Silvia Farina, entrambi affermati professionisti in altri settori lavorativi ed entrambi lontani dalla Città bianca.