La chiusura del PalaGentile ha lasciato nello sconforto, oltre che la cittadinanza, soprattutto le società sportive che utilizzavano la struttura, apprestandosi ad avviare le stagioni sportive ed i corsi per i ragazzi.
Di queste ore la clamorosa decisione della Cestistica Ostuni, relativa alla rinuncia al campionato. Nella giornata successiva all’ufficiale chiusura del palasport, a fatto sentire la propria voce anche la Futsal Ostuni, che ha spiegato attraverso una nota stampa tutte le difficoltà del momento, rilanciando comunque le proprie ambizioni:
“Lo statuto della nostra Associazione, all’art. 2, recita: “L’associazione, conseguito il previsto riconoscimento ai fini sportivi, ha per scopo l’esercizio e l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche, la formazione e la preparazione di squadre nella disciplina sportiva calcistica, compresa l’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento della medesima attività sportiva”.
Dal momento della nostra fondazione abbiamo cercato di onorare al massimo questo scopo. Siamo nati a Luglio 2020, in un momento storico in cui l’aggregazione e l’associazionismo erano messi a dura prova dal Covid.
Abbiamo affrontato tutte le problematiche connesse: mascherine, sanificazione, allenamenti individuali, diverse sospensioni dei campionati, tamponi a tappeto. Mai avremmo immaginato, a distanza di 3 anni, di dover affrontare un avversario ancora più temibile: la burocrazia. Da ieri, il Palazzetto dello Sport “Vito Gentile” è chiuso per inagibilità.
Da ieri siamo senza una CASA in cui allenarci, giocare, condividere momenti con i nostri amici ed i nostri tifosi. Da ieri siamo senza una CASA in cui far crescere e formare i nostri ragazzi.
Ciò che ci lascia perplessi e con l’amaro in bocca sono le tempistiche e le modalità con cui è stata gestita questa vicenda. Abbiamo sempre richiesto ed ottenuto per tempo tutte le autorizzazioni per l’utilizzo del Palazzetto ed anche in questa occasione abbiamo richiesto il nullaosta per l’utilizzo della struttura i primi giorni di Agosto. Dopo DUE mesi di silenzi, solleciti, indiscrezioni, smentite si è arrivati alla definitiva chiusura di ieri pomeriggio, ad una sola settimana dall’inizio del campionato. In questi due lunghi mesi si sarebbe potuto e dovuto trovare numerose soluzioni ed alternative, se solo ci fosse stata chiarezza.
Chi di dovere dovrà spiegare alla comunità le motivazioni di questa decisione e, soprattutto, come sia stato possibile che una struttura inagibile sia stata, fino a ieri, teatro di numerose manifestazioni che hanno ospitato centinaia di persone.
A noi spetta, ancora una volta, il compito di rimboccarci le maniche per trovare una soluzione, per trovare una nuova casa. Ai nostri amici e sostenitori che in queste ore ci stanno mostrando solidarietà e vicinanza va il nostro affetto ed il nostro grazie. CI RIVEDIAMO A CASA”.