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Agosto 12 2025

Codacons: «Puglia meta preferita per le vacanze», ma c’è chi denuncia un calo di presenze

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La Puglia si conferma meta prediletta dagli italiani per le vacanze estive del 2018.

Ad affermarlo è uno studio di Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa del Consumatore) effettuato sugli italiani che decidono di trascorrere le loro vacanze al mare. «Sono 34 milioni gli italiani che si concederanno una vacanza in questa estate 2018– si legge in una nota diffusa da Codacons- generando un giro d’affari complessivo pari a 23,9 miliardi di euro. Di questi il 70% sceglie il mare, e circa il 60% dei vacanzieri rimarrà in Italia. Tra le destinazioni favorite del nostro paese, la Puglia si conferma in cima alle preferenze degli italiani e sarà scelta dal 20% delle famiglie, seguita da Sicilia, Toscana e Liguria».

Le destinazioni estere preferite dagli italiani restano la Grecia, con il 28% di preferenze, seguita da Croazia (24%) e Spagna (20%).

»Rispetto a dieci anni fa-afferma Codaconsil giro d’affari generato dalle vacanze estive degli italiani cresce del +18,3%, passando dai 20,2 miliardi di euro del 2008 ai 23,9 miliardi di quest’anno. A pesare sull’incremento della spesa, tuttavia, è anche il fattore prezzi, con i listini di beni e servizi in crescita in tutto il comparto turistico, dal trasporto aereo ai pacchetti vacanza, passando per stabilimenti balneari, ristorazione e strutture ricettive. Rincari che porteranno una famiglia a spendere per la classica settimana di villeggiatura circa il 7% in più rispetto allo scorso anno».

I dati diffusi da Codacons stridono però con quelli, sebbene non ufficiali, delle presenze turistiche registrate in Puglia nei mesi di giugno e luglio, che dimostrerebbero una notevole diminuzione rispetto all’estate del 2017. Preoccupati gli operatori turistici e commerciali che parlano di un “calo attestato intorno al 15%». A pagare lo scotto del calo di presenze soprattutto Gallipoli (-40%) e Otranto (-20%).

Ma per fare una valutazione oggettiva e procedere a un’eventuale riflessione sulle motivazioni, bisognerà attendere i dati ufficiali.

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