La crisi dei mercati degli ultimi mesi, figlia di un periodo storico particolarmente complesso a causa del Covid prima e della guerra poi, ha portato ad una instabilità generalizzata che si riflette poi in una grande incertezza per il futuro. Secondo alcuni sondaggi, da quando i mercati sono diventati così volatili, quindi negli ultimi mesi, quasi il 40% degli investitori avrebbe ritirato denaro dal mercato delle azioni.
In sostanza si tende a tirare i remi in barca, spaventati dalle dinamiche del mercato: un qualcosa di comprensibile e non certo da biasimare visto che la situazione è complessa e malgrado il fatto che, in situazioni come queste, secondo molti analisti è sempre bene restare fermi e attendere che passi la tempesta.
Ma non tutti possono permetterselo con il risultato che si tende ad agire di impulso con l’obiettivo di limitare eventuali danni. Quale dovrebbe essere di conseguenza il comportamento da mantenere in questa fase storica, a livello di mercato delle azioni?
Muoversi sul mercato delle azioni, tra crisi attuale e valutazioni passate
Uno degli elementi che non deve essere mai sottovalutato, secondo anche i consigli di www.borsamercato.com, è la valutazione storica di un asset: quando si investe si dovrebbero tenere sempre a mente sia il valore di un asset in quel particolare momento, che la sua quotazione nel corso dei mesi passati (e anche degli anni) per avere un quadro completo.
Tutto questo può essere fatto da una analisi dei grafici, con l’obiettivo di comprendere se la quotazione di un titolo azionario in una precisa fase sia o meno accostabile alla sua valutazione storica, quindi se sia o meno in media. Tutto questo serve per fare valutazioni e decidere di conseguenza.
Questioni che è bene analizzare prima di investire in quanto il mercato delle azioni è estremamente complicato e richiede un approccio sistemico e strategico. Se un indice azionario risulta essere molto basso e dalla analisi storica i dati indicano tutt’altro, potrebbe voler significare che in quel momento storico sta soffrendo una situazione esterna (come magari in questo momento il conflitto in Ucraina).
Crisi e opportunità
Ecco allora che gli investitori più esperti potrebbero anche trarre vantaggio da questa situazione e decidere comunque di puntare su quelle azioni, sperando che una volta passato il momento di criticità esterno il loro valore torni sulle medie degli anni precedenti.
Non a caso chi investe a livello professionale tende sempre a pensare in un’ottica ambivalente, vedendo le crisi al contempo come una grande opportunità: i crolli dei mercati possono essere più o meno lunghi, non è dato sapere quanto possano durare. E molti investitori attendono proprio queste fasi per acquistare titoli sottostimati, quindi a prezzi inferiori, attendendo poi che il mercato si riprenda.
Si tratta ovviamente di una dinamica molto complessa ed estremamente rischiosa, che può essere presa in considerazione soltanto se si è investitore con una certa esperienza e che può anche portare a perdere il capitale investito.
