Il caso delle nuove concessioni demaniali marittime a Ostuni continua ad alimentare polemiche. Dopo settimane di proteste, l’Amministrazione ha sospeso il bando relativo a sette aree classificate come “spiagge libere con servizi”, ma secondo l’opposizione si tratta solo di una mossa per guadagnare tempo.
A parlare è il consigliere comunale Guglielmo Cavallo, capogruppo di Obiettivo Comune, che accusa l’Amministrazione di agire senza una reale volontà di confronto. «Sul rilascio delle nuove concessioni demaniali per “spiagge libere con servizi” il Comune di Ostuni non vuole ammettere i gravi errori commessi e si rifugia in una sospensione tecnica del bando, invece di revocare l’intera procedura».
Nel mirino anche l’assenza di un vero Piano Comunale delle Coste (PCC), la cui approvazione è in stallo da oltre due anni, nonostante i ripetuti annunci. Eppure il Comune ha basato il bando sulle indicazioni del Piano Regionale delle Coste (PRC), adottato nel 2015 con la Legge regionale 17, ma oggi in procinto di essere superato da una nuova normativa.
Secondo Cavallo, la proposta della nuova legge non prevede più le “spiagge libere con servizi”, ma esclusivamente gli stabilimenti balneari, rendendo così giuridicamente superato il presupposto della delibera GM 14/2025, con cui la Giunta ha approvato l’assegnazione delle concessioni. Un atto che rischia quindi di basarsi su presupposti ormai modificati.
Con la determina n. 1038 del 16 maggio 2025, il dirigente responsabile ha disposto la sospensione dei termini per la presentazione delle offerte, ma senza rimettere in discussione i lotti oggetto di contestazione né l’impianto complessivo del bando. Inoltre, tale sospensione non è supportata da un nuovo atto di indirizzo della Giunta, lasciando di fatto in piedi la volontà politica espressa con la delibera di febbraio.
Cavallo denuncia anche l’assenza di un vero dialogo: «La spiegazione data dagli amministratori ai quattro venti è che, nei prossimi sessanta giorni, si avvierà e concluderà un dialogo con la Città che fino ad oggi è mancato».
Il consigliere elenca poi altri episodi in cui, secondo lui, l’Amministrazione ha agito con eccessiva fretta o con scarsa trasparenza: dall’Ostello di via Pepe al Regolamento della ZTL, mai entrato davvero in vigore.
Il nodo giuridico, conclude Cavallo, è chiaro: senza una revoca della delibera GM 14/2025, ogni sospensione resta priva di fondamento e inefficace sul piano politico. Per l’opposizione, l’unica strada corretta è azzerare il procedimento, avviare una vera fase partecipativa e approvare un Piano Comunale delle Coste aggiornato e condiviso.