I Carabinieri forestali della Stazione di Ostuni hanno sottoposto a sequestro penale preventivo due aree, rispettivamente di 2400 e 650 metri quadri, situate nelle campagne di Carovigno.
Da tempo, le due aree erano diventate oggetto di abbandono e deposito incontrollato dei residui del lavaggio e pulitura delle olive appartenenti a un frantoio attiguo, senza che vi fosse alcuna autorizzazione per l’utilizzazione agronomica dei materiali (come prevedrebbe la Legge 574 del 1996), e pertanto qualificati giuridicamente come rifiuti.
Peraltro, fanghi di lavaggio, residui vegetali e pietrisco, non erano distribuiti uniformemente sui terreni, ma risultavano scaricati e concentrati sulle due superfici dagli autotrasportatori incaricati dalla ditta per la rimozione dei rifiuti aziendali.
La zona si presentava quindi invasa da colate di fanghi frammisti a pietrisco e residui vegetali, nonché da cumuli di rifiuti vegetali solidi e minuti, derivati dalla cernita operata dalla macchine di frantoio.
I Carabinieri forestali hanno quindi denunciato i proprietari dei terreni, un ottantaduenne e un cinquantaduenne di Carovigno. A entrambi è stato contestato il reato di deposito incontrollato di rifiuti, secondo l’ art. 256, commi 1 e 2, del “Codice dell’ Ambiente” (Decreto legislativo 152 del 2006).
L’operazione si inserisce nella più vasta campagna di controlli ambientali sul funzionamento dei frantoi oleari, promossa, come ogni anno in questo periodo, dal Gruppo Carabinieri forestali di Brindisi sull’intero territorio provinciale.