Un piccolo alunno della scuola dell’infanzia “Aldo Moro” è risultato positivo al Coronavirus. Dopo la comunicazione giunta da parte della dirigente scolastica del Pessina-Vitale, istituto cui appartiene il plesso della “Moro”, il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al prossimo 30 ottobre. Stando al testo dell’ordinanza n. 154 sottoscritta dal sindaco oggi, domenica 25 ottobre, resteranno chiuse tutte le sezioni collocate al piano terra dell’istituto scolastico “San Carlo Borromeo” sito in via Ludovico Pepe, che ospita, oltre alle sezioni della Moro, anche le quattro sezioni dell’Andersen e una della Collodi, queste ultime di competenza del circolo didattico Giovanni XXIII.
La ASL di Brindisi ha confermato la riscontrata positività e ha reso noto che il prossimo 29 ottobre effettuerà il test per la ricerca del virus sui restanti alunni della sezione nonché sul personale docente e non docente che è venuto a contatto con l’alunno.
Dopo la chiusura della scuola secondaria di primo grado Barnaba-Bosco, della scuola primaria Giovanni XXIII e dell’istituto commerciale Jean Monnet, chiudono a Ostuni anche due plessi della scuola dell’infanzia.
Sono 20 attualmente gli istituti scolastici della provincia di Brindisi in cui sono stati registrati casi di positività. Al momento all’ospedale Perrino sono ricoverati per Covid 26 pazienti, tre di questi si trovano in Terapia Intensiva nel padiglione esterno, realizzato nella prima fase della pandemia, e rimesso in funzione il 18 ottobre scorso. La struttura ospita 26 posti letto tra terapia intensiva e sub Intensiva, anche se resta la carenza di personale. Nell’ospedale brindisino ci sono anche sei pazienti provenienti da Bari e dalla Bat, dove la situazione nelle strutture sanitarie inizia ad essere emergenziale.
I ricoverati hanno un’età compresa tra i 58 e i 69 anni, e non tutti hanno patologie pregresse. Per ora al Perrino l’unico reparto Covid attivato è quello di Malattie Infettive, oltre alla Terapia Intensiva, ma sono stati sospesi a livello regionale tutti i ricoveri programmati, proprio come avvenne il 9 marzo scorso.