L’utilizzo delle acque del depuratore di Ostuni è stato al centro dell’incontro richiesto da una delegazione di CIA Italiana Agricoltori Due Mari con il sindaco Guglielmo Cavallo. Nella mattinata di lunedì 2 agosto scorso, il primo cittadino di Ostuni ha ricevuto alcuni associati della CIA che avevano protocollato una richiesta d’incontro per discutere delle problematiche inerenti l’utilizzo delle acque affinate del depuratore di Ostuni, ubicato in località Santa Toce, di proprietà dell’Acquedotto Pugliese.
Va ricordato che, con delibera numero 1051 della Giunta Regionale pugliese del 2 luglio 2020, pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Puglia (numero 106 del 20 luglio 2020), è stato approvato il “Piano di Gestione del sistema di riutilizzo delle acque reflue recuperate”, seguito dal “Protocollo d’Intesa” per la gestione – da parte del Comune di Ostuni – delle acque affinate per l’utilizzo a scopi irrigui in un comprensorio di circa 150 ettari.
In base a tale protocollo, il servizio di fornitura delle acque deve essere garantito dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno, ma l’inizio della fornitura avviene sempre tra fine luglio e i primi di agosto, determinando molteplici problemi agli agricoltori.
La delegazione, composta da diversi agricoltori e da Luigi D’Amico, componente esecutivo Cia Due Mari, ha evidenziato una serie di criticità, sottolineando inoltre che la zona in cui ricadono i terreni serviti da tale servizio irriguo presenta una falda sotterranea con evidenti e marcate contaminazioni saline e quindi una puntuale fornitura dell’acqua affinata consentirebbe una drastica riduzione dei prelievi da falda, evitando i riversamenti in mare nei periodi di presenza di numerosi bagnanti.
Si è inoltre avanzata una proposta per un progetto di ampliamento della zona irrigabile, con la previsione di una vasca di accumulo a monte e una rete di distribuzione che corra lungo le strade comunali.
Il PSR della Puglia finanzia, attraverso la misura 4.1.a, anche la realizzazione di vasca di accumulo per le acque da utilizzare a scopi irrigui, fondamentali per la tutela della falda sotterranea e per una agricoltura che non può prescindere dalla disponibilità di acque per usi irrigui.
Il sindaco di Ostuni ha chiesto, al termine dell’incontro, di poter acquisire un’idea di progetto per consentire all’amministrazione comunale e agli uffici tecnici del Comune di elaborare una progettazione conseguenziale. La delegazione della CIA ha ringraziato il primo cittadino per la sua disponibilità, auspicando una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale alle problematiche del comparto agricolo e alle iniziative da porre in essere per la tutela dell’assetto del territorio rurale.