Ammonta a quasi 2 tonnellate il pesce sequestrato dalla Guardia Costiera di Bari negli esercizi commerciali di tutta la regione, durante un’operazione a tutela dei consumatori.
Un sistema di raffreddamento non funzionante, un locale per la depurazione dei prodotti senza autorizzazione. E ancora, pesce maleodorante o privo di tracciabilità; prodotti ittici decongelati venduti come freschi. Questi alcuni dei risultati dei controlli effettuati negli esercizi commerciali.
A Taranto una nota pescheria è risultata priva di alimentazione elettrica dal giorno precedente e che di conseguenza mostrava criticità sotto il profilo igienico sanitario. Infatti i congelatori a pozzetto presenti nel locale contenevano prodotto ittico ormai scongelato e maleodorante e nelle celle frigo erano stipate cassette di polistirolo con pescato in incipiente stato di putrefazione. Mentre sui banchi vendita è stato rinvenuto prodotto ittico ritenuto non idoneo al consumo: infatti emanava cattivo odore.
A Barletta, attiguo ad una pescheria, gli uomini della Guardia costiera hanno scoperto un locale utilizzato per la depurazione dei prodotti ittici, privo di autorizzazione e in pessime condizioni igieniche. Il locale è stato posto sotto sequestro amministrativo. La merce è stata distrutta. La mancanza di autorizzazione e quindi di controlli igienico-sanitari implicava che nel locale venissero trattati i molluschi con acqua di dubbia provenienza mai analizzata.
Manfredonia, Peschici, Margherita di Savoia Molfetta, Santo Spirito, Palese, Bari, Bitonto, Monopoli, Savelletri, Francavilla Fontana, Gallipoli, Taranto e Policoro le altre località in cui sono stati effettuati i controlli.
In totale sono state comminate 24 sanzioni amministrative ad esercizi commerciali (di cui non viene fatto il nome) per un importo totale di 45mila euro e tre titolari di esercizi commerciali sono stati deferiti alle autorità giudiziarie competenti per territorio, per cattivo stato di conservazione degli alimenti trattati e per somministrazione e commercializzazione di sostanze alimentari nocive, nel caso delle cozze sequestrate a Taranto.
I controlli sono stati effettuati anche lungo le strade, in particolare a Monopoli, dove sono stati sequestrati prodotti trasportati su furgoni, anch’essi carenti di autorizzazioni e privi di tracciabilità.