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Ottobre 19 2024

Giornata Mondiale della Terra, flash mob virtuale targato Legambiente

A 50 anni dalla sua istituzione, la giornata simbolo della tutela del pianeta punta a sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso il contributo social di tutti

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Mercoledì 22 aprile ricorre il 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra, occasione per cui Legambiente lancia il flash mob virtuale #Abbracciamola. L’invito è quello di condividere, nella giornata celebrativa, una foto di sé da postare sui propri canali social, mentre si abbraccia un mappamondo, un disegno della Terra, una piccola scultura o una mappa geografica.

Partendo da un quotidianità segnata dall’emergenza pandemica in corso, lo slogan che accompagna la celebrazione recita “Noi torneremo ad abbracciarci presto. Lei ha bisogno di noi. Anche ora”. 

#Abbracciamola ed #EarthDay sono invece gli hashtag con cui condividere la propria foto. Al link https://www.legambiente.it/abbracciamola/ sono disponibili venti motivi personalizzati per le foto profilo e per la fotocamera di Facebook, oltre al logo dell’iniziativa e a materiali già presenti.

La Giornata Mondiale della Terra fu istituita dalle Nazioni Unite nel 1970, con l’intenzione di tenere alta la guardia sulle problematiche che la affliggono. A 50 anni da quel momento storico, il flash mob si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale, sollecitando soluzioni concrete per fronteggiare le criticità.

«Iniziative come #Abbracciamola mirano a scuotere le coscienze e a stimolare azioni tangibili di cambiamento – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Una frase che si ripete spesso è “non abbiamo un pianeta B”, ma quanto si è fatto di concreto finora per salvare quello che abbiamo e che stiamo via via distruggendo? Rapidamente dobbiamo uscire dalle fonti fossili e permettere l’avanzata delle energie pulite, frenando gli incentivi ai combustibili inquinanti come petrolio e suoi derivati, la cui estrazione rade al suolo intere foreste. L’emergenza Coronavirus deve obbligarci a ripensare gli stili di vita rendendoli sostenibili. Una lezione da trarre è il rispetto imprescindibile dell’ambiente».

Aiutare la Terra è possibile, riducendo l’impatto di ognuno nel quotidiano. Fare una corretta raccolta differenziata; spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici; scegliere fonti di energia rinnovabile e sostituire vecchie lampade con quelle a basso consumo; limitare i consumi di risorse idriche, evitando sprechi e riutilizzando le acque reflue in agricoltura; aumentare il verde mettendo a dimora nuovi alberi; optare per una spesa anti-emissioni, scegliendo alimenti di stagione e riducendo il consumo di carne; evitare imballaggi in plastica.

Tutto questo può contribuire a ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti entro il 2050, data indicata dal recente Green New Deal europeo che ha lo scopo di favorire una transizione verso un’economia sostenibile e a impatto ambientale zero nei Paesi dell’Unione europea.

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