«Per come è stata proposta dall’Amministrazione comunale, l’idea di eliminare il porta a porta in tutte le contrade “non urbanizzate” è quantomeno bizzarra». Si apre così la nota sottoscritta da Fabio Giorgino, segretario cittadino del Partito Democratico, che interviene a seguito della decisione di eliminare il servizio di raccolta differenziata porta a porta nelle aree rurali e marine.
La necessità di una valutazione costi/benefici del servizio porta a porta nelle campagne, anche in zone non densamente abitate, seppur in parte condivisibile la soluzione proposta dal sindaco e dal suo assessore all’ambiente crea, secondo i democratici ostunesi, una evidente disparità di trattamento tra i cittadini del centro città e i cittadini che abitano le contrade, i quali dovranno sopportare considerevoli disagi e difficoltà per poter smaltire i propri rifiuti.
«Innanzitutto non sono adeguati il numero, gli orari e la localizzazione delle isole ecologiche – riporta il segretario Giorgino nella sua nota – mobili. L’apertura è prevista solo per poche ore durante l’arco della giornata, in orario lavorativo, e le isole ecologiche mobili talvolta risultano essere localizzate a diversi chilometri di distanza. Ad esempio, gli abitanti di contrada Pascarosa dovranno percorrere 16 km tra andata e ritorno per conferire i rifiuti in Contrada Galante. Stesso dicasi per gli abitanti di contrada Chiobbica o Cavallerizza. Gli abitanti delle contrade dovranno quindi essere necessariamente automuniti per smaltire i rifiuti e potranno farlo solo due volte la settimana in orario esclusivamente lavorativo. Mi sembrano del tutto evidenti i disagi per lavoratori e anziani.
La cosa ancora più singolare è che, a fronte dell’eliminazione del servizio di raccolta porta a porta con un conseguente risparmio di spesa, l’amministrazione non abbia previsto nessuna riduzione della tassa dei rifiuti per i cittadini delle contrade. Quindi, gli stessi, non solo dovranno affrontare i disagi di cui sopra, ma dovranno anche pagare la TARI nella stessa misura di chi invece usufruisce del servizio di raccolta a domicilio.
Una soluzione di questo tipo è francamente improponibile oltre che ingiusta e finirà solo con il rendere le contrade del nostro territorio più sporche e ancora più abbandonate a se stesse. L’amministrazione comunale, a nostro avviso, avrebbe dovuto realizzare in ciascuna contrada, o per lo meno nelle più importanti, zone recitante e video sorvegliate, con accesso riservato con tessera sanitaria, in cui i cittadini avrebbero potuto conferire i rifiuti h24.
D’altronde, soluzioni di questo tipo, sono adottate anche da comuni limitrofi. Di conseguenza si sarebbe dovuta prevedere una riduzione della TARI, a fronte dei minor costi sostenuti per la raccolta. Solo dopo aver realizzato ciò e dopo aver ascoltato chi quei luoghi li vive ogni giorno, si sarebbe potuto procedere alla eliminazione del “porta a porta”.
Ma l’amministrazione comunale – conclude Giorgino – che in campagna elettorale prometteva trasparenza e partecipazione, ancora una volta, dopo la questione del divieto di ingresso ai cani nella Villa comunale e le polemiche per scaturite per la nuova isola ecologica, dimentica di investire sulla cultura delle regole, sul confronto e sull’educazione al senso civico. C’è da scommettere che assisteremo ad un altro grande successo dell’assessorato all’ambiente. Noi del Partito Democratico, con i nostri consiglieri comunali, saremo al fianco dei cittadini per impedire che l’amministrazione prosegua nel proposito di creare disagi e ingiustizie per i residenti delle contrade i quali, invece di ricevere le attenzioni che meritano, vengono ancora una volta dimenticati e maltrattati».