In Puglia, i saldi estivi inizieranno ufficialmente sabato 5 luglio e termineranno il 2 settembre. In provincia di Brindisi, dove finora le vendite stagionali non hanno soddisfatto commercianti ed esercenti, l’associazione guarda con fiducia all’avvio degli sconti, nella speranza di un recupero che possa dare respiro al settore. Secondo Fismo Confesercenti Brindisi, la stagione si apre in un clima di forte incertezza e squilibrio competitivo.
“È sotto gli occhi di tutti: l’antica tradizione dei saldi è ormai degenerata”, denuncia Michele Piccirillo, presidente provinciale della Confesercenti. “Siamo di fronte a un sistema che sta distruggendo una categoria un tempo sana, vivace, capace di offrire lavoro e sostentamento a intere famiglie. Serve un ripensamento profondo delle regole.”
Il problema per Confesercenti non riguarda solo la tempistica, ma anche la concorrenza sleale generata da vendite online non regolamentate, spesso effettuate dagli stessi produttori, a prezzi più bassi e senza i controlli a cui sono sottoposti i negozi di vicinato. Un fenomeno che, oltre a falsare il mercato, mette in seria difficoltà le piccole imprese del territorio, già provate dalla perdita di potere d’acquisto dei consumatori e da un contesto economico sempre più instabile.
In Puglia, il divieto di effettuare vendite promozionali nei 15 giorni precedenti l’inizio dei saldi (dal 20 giugno al 4 luglio) viene spesso aggirato da offerte online e promozioni sui social, difficili da monitorare e sanzionare, che alimentano un “mercato parallelo” dannoso per il commercio tradizionale.
“Il quadro normativo attuale è inadeguato”, sottolinea anche il presidente nazionale di Fismo, Benny Campobasso. “Serve una regolamentazione chiara e aggiornata, soprattutto per il canale digitale, che oggi rappresenta un vero e proprio far west promozionale.”
Alla luce di queste criticità, Fismo Confesercenti rilancia una proposta già avanzata in passato: posticipare l’inizio dei saldi al termine della stagione, consentendo così una gestione più efficace delle scorte e la possibilità per i consumatori di usufruire di sconti realmente vantaggiosi.
“È una proposta che la nostra associazione sostiene da tempo”, aggiunge Piccirillo, “perché consentirebbe ai negozi di operare con maggiore serenità, contrastando il fenomeno delle promozioni selvagge e restituendo senso e valore alle vendite di fine stagione.”
In vista dell’avvio ufficiale, gli esercenti brindisini confidano in una stagione di saldi capace di alleggerire i magazzini – ancora oggi ben forniti – recuperare parte del capitale investito da destinare alle nuove collezioni autunno-inverno, coprire i costi di gestione e limitare le perdite.
Infine, come ogni anno, l’associazione ricorda ai consumatori alcune regole fondamentali per acquistare in sicurezza:
– conservare sempre lo scontrino;
– diffidare di sconti superiori al 50%, se non adeguatamente motivati;
– verificare la trasparenza dei cartellini;
– pretendere la possibilità di provare i capi.
Durante il periodo dei saldi, i commercianti sono inoltre tenuti a:
– indicare con chiarezza sui cartellini il prezzo originario, la percentuale di sconto e il prezzo finale;
– separare nettamente la merce in saldo da quella a prezzo pieno;
– accettare pagamenti elettronici, come previsto dalla normativa nazionale;
– rispettare gli obblighi in materia di garanzia legale e gestione dei reclami;
– evitare sconti “gonfiati” o pubblicità ingannevoli.
Le violazioni di queste disposizioni possono comportare sanzioni amministrative anche rilevanti.