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Ostuni
Agosto 10 2025

Il Comune di Ostuni mette a bando nuove concessioni balneari in aree protette, scoppia la polemica politica

Ostuni, polemica sulle concessioni balneari: lotti in aree protette messi a bando. I consiglieri chiedono l'azzeramento della procedura.

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A poche settimane dall’avvio della stagione estiva, a Ostuni esplode una nuova polemica sulle concessioni demaniali marittime. I consiglieri comunali di opposizione Antonella Palmisano, Giovanni Spennati, Giuseppe Francioso (PER OSTUNI), Francesco Semerano, Giuseppe Bagnulo (FRATELLI D’ITALIA), Guglielmo Cavallo (OBIETTIVO COMUNE), Giovanni Zaccaria (FORZA ITALIA), Adriano Zaccaria (PRIMA OSTUNI) puntano il dito contro la procedura adottata dal Comune, accusando l’amministrazione Pomes di aver messo a bando sette aree costiere senza rispettare pienamente i vincoli ambientali, paesaggistici e urbanistici.

L’accusa è chiara: alcune delle zone messe a gara per la realizzazione di spiagge libere con servizi ricadrebbero all’interno di aree protette, dove il rilascio di nuove concessioni sarebbe vietato o soggetto a condizioni particolarmente stringenti. Si parla in particolare dei Lotti 1 e 2, situati rispettivamente al Pilone e a Cala di Rosa Marina, che ricadono nel Parco delle Dune Costiere e in un Sito di Interesse Comunitario (SIC), e del Lotto 7 a Torre Pozzella, dove si trova una torre aragonese sottoposta a tutela dal Ministero della Cultura.

La denuncia dei consiglieri è contenuta nel seguente comunicato stampa:

«Il Comune di Ostuni ha messo a gara sette aree per il rilascio di nuove concessioni demaniali per spiagge libere con servizi. Tutti i cittadini devono sapere che, di regola, le nuove concessioni dovrebbero essere messe a gara sulla base del Piano Comunale della Costa che è stato adottato, ma che è fermo da due anni negli uffici comunali in attesa della approvazione.

L’amministrazione ha voluto procedere all’assegnazione utilizzando il Piano Regionale delle Coste, ma ha volutamente “dimenticato” che alcune aree non sono, al momento, concedibili e le ha messe in gara. I Lotti numeri 1 (Pilone) e 2 (Cala di Rosa Marina) sono collocati all’interno della Zona del Parco delle Dune Costiere e non è possibile il rilascio di nuove concessioni fino all’approvazione del Piano Territoriale del Parco. Gli stessi Lotti nn. 1 (Pilone) e 2 (Cala di Rosa Marina) sono compresi nell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) e il rilascio di nuove concessioni è subordinato alla preventiva favorevole Valutazione d’Incidenza Ambientale (VINCA) che non è stata fatta.

Il Lotto n. 7 (Torre Pozzella) è stato individuato all’interno della fascia di rispetto dell’area caratterizzata dalla presenza della Torre Aragonese (risalente al XVI secolo) che è un bene storico-culturale di particolare valore, sottoposta al regime della Tutela dal Ministero della Cultura, in virtù del Provvedimento Espresso costituito dal D.M. del 28/01/1985. Nemmeno per Torre Pozzella sarebbe stato possibile rilasciare nuove concessioni, ma paradossalmente l’area prevista in concessione è esageratamente estesa. Si pensi che è superiore alla somma delle due concessioni demaniali che il Piano Comunale della Costa prevede per Torre Pozzella.

Nella fretta di assegnare le concessioni per soddisfare gli appetiti economici esistenti, il Comune di Ostuni infrange le norme dettate dalla Regione e lo fa prima che la Carta archeologica redatta da poco e inserita nell’adeguamento del Piano Regolatore Generale possa limitare le scelte.

Non vogliamo attendere l’assegnazione delle concessioni per capire a vantaggio di chi vada quest’altra opaca pagina dell’amministrazione Pomes che si aggiunge ai tentativi di cancellare boschi e corsi d’acqua dalle cartografie pur di consentire alcune lottizzazioni.
E’ normale chiedersi se la scelta dei tempi per le concessioni, la localizzazione delle aree e la loro estensione risponda alle necessità del territorio o sia l’ennesimo prezzo che la Comunità ostunese deve pagare alla politica e al profitto.

Chiediamo che sia azzerata l’intera procedura e che gli assessori competenti, compresa la gravità del loro comportamento, rassegnino le dimissioni».

Concessioni balneari e vincoli ambientali: un conflitto sempre più acceso

Questa vicenda apre l’ennesimo fronte di confronto tra istituzioni locali, opposizioni e cittadinanza attiva. Al centro del dibattito vi è la gestione del litorale, la trasparenza delle procedure amministrative, il rispetto delle norme paesaggistiche e ambientali e la tutela di beni naturalistici e storici. Temi sempre più sensibili per la comunità ostunese e per i turisti che ogni anno affollano le sue coste.

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