Il Cinema Teatro Roma di Ostuni continuerà ad essere cinema e teatro o diventerà qualcos’altro? A porsi la domanda il Forum della Società Civile che, in una lunga nota, esprime la propria preoccupazione per il futuro di quello che, fin dagli anni ’40, nascendo come “Cinema Teatro Petraroli”, ha rappresentato un presidio culturale fondamentale per la Città bianca e per i paesi limitrofi.
Chiuso nel 1988, il cinema riaprì nel 1993 usufruendo di un contributo annuale erogato dall’amministrazione comunale che gli permettesse di funzionare a pieno ritmo. Risale al 20 settembre 2017 l’annuncio dell’acquisto del cinema- che, pur essendo di proprietà privata sorge su suolo comunale, da parte della società “Specchio Immobiliare Srl”, con sede legale a Fasano, facente capo al banchiere svizzero René de Picciotto.
Inizialmente la società aveva assicurato che sarebbe stato rispettato il vincolo di destinazione d’uso dell’immobile ma, scrive il Forum, «una Delibera di Giunta Comunale N° 131 del 7/6/2018, modifica la convenzione tra il Comune di Ostuni e la Società proprietaria del Cinema Teatro Roma. Il quarto punto della convenzione cancella la precedente disposizione che recitava testualmente:”la destinazione d’uso del compendio immobiliare continuerà ad essere sala cinematografica con divieto di altra destinazione d’uso” e si dispone: “il compendio immobiliare continuerà ad essere utilizzato con destinazione d’uso “Cinema-teatro”, nonché con la destinazione d’uso compatibile con le autorizzazioni amministrative rilasciate oltre che con la certificazione di agibilità”.«Si apre in questo modo la strada– continua la nota a firma di Enzo Cappetta, presidente del Forum- ad una struttura polifunzionale “per attività di trattenimenti e spettacoli e per la somministrazione di alimenti e bevande”, come richiesto dai proprietari con nota del 1/6/2018».
«Sconcerta e preoccupa– aggiunge la nota- la rapidità di risposta dell’Amministrazione Comunale e l’assenza di un qualsiasi dibattito in merito al futuro del Cinema –Teatro Roma. Si profila il rischio (in mancanza di un progetto) di mettere in discussione l’esistenza del cinema-teatro, che in questi ottanta anni è stato un luogo di riferimento e di incontro, importante ed unico, per la comunità ostunese.
Oggi, su una semplice richiesta della proprietà e senza discutere eventuali proposte e progetti, si decide di mettere in discussione questo spazio di partecipazione e di rappresentazione. Senza capire che fine farà il Cinema, il Teatro e l’Arena cinematografica estiva. Si comprende, solo, che potrà nascere una sala polifunzionale che assicurerà intrattenimenti, ristorazione, musica, bar e cinema.
Si è dimenticato che la struttura del Cinema Teatro Roma è vincolata da atti del Comune (N°9, N°65 del 1938 e atto notarile di vendita alla sig.ra Vittoria Petraroli del 16/3/1938) che obbligano l’acquirente del suolo comunale a costruire un cinema-teatro e a rispettare la destinazione d’uso.
Inoltre- conclude la nota del Forum- la Città di Ostuni non dispone di altre strutture così grandi (400 posti a sedere) per incontri, dibattiti, celebrazioni e non fruisce di altre adeguate sale cinematografiche e teatrali. E’ indecoroso pensare che Ostuni, Città ricca di iniziative culturali e centro turistico di livello internazionale, possa restare senza un Cinema ed un Teatro».
Il Forum della Società civile chiude il suo intevento con la richiesta di un dibattito pubblico sul tema e il coinvolgimento del Consiglio Comunale per trovare una giusta ed equilibrata soluzione al problema.