La visita all’Altare della Reposizione è una tradizione profondamente sentita che si svolge durante il Giovedì Santo, rappresentando uno dei momenti più intensi e partecipati della Settimana Santa. Ad Ostuni questa pratica si intreccia con una devozione antica e profondamente radicata nella comunità locale, capace di unire spiritualità, arte e cultura popolare.
Migliaia di fedeli hanno preso parte anche quest’anno al tradizionale “giro” delle parrocchie, un pellegrinaggio serale che tocca le chiese del centro storico e dei quartieri più periferici, ognuna delle quali ha allestito con grande cura l’Altare della Reposizione – conosciuto anche come “Sepolcro“. Si tratta di una composizione scenografica, simbolica e altamente evocativa, dove l’Eucaristia viene riposta dopo la celebrazione della Messa in Coena Domini, in attesa della Passione.
Ad Ostuni, l’allestimento degli altari è un vero e proprio rito. Ogni chiesa si distingue per l’originalità e la bellezza con cui viene preparato lo spazio sacro: tra i protagonisti vi sono i semi di grano germogliati al buio – simbolo di rinascita e speranza –, fiori freschi, drappi bianchi e viola, candele accese e luci soffuse che creano un’atmosfera di raccoglimento e suggestione. Non manca mai un profondo silenzio, interrotto solo dalle preghiere e dai passi discreti dei visitatori.
Il rito rientra nel Triduo Pasquale, che inizia proprio il Giovedì Santo e prosegue con la celebrazione della Passione del Venerdì Santo e la Veglia del Sabato.
Qui una gallery fotografica dedicata a questa tradizione della Cristianità.
