Un prodotto urbano, turistico ma non solo. Una struttura destinata a rimanere aperta tutto l’anno, ripensata per rispondere alle nuove dinamiche della domanda e della stagionalità, nel segno della qualità del servizio e degli alloggi. Ufficialmente inaugurato e presentato alla città ed alla stampa, Palazzo Ayroldi Carissimo torna a vivere nella nuova cornice de “Il Quinto Elemento Residence”.
Situata in una delle zone più note della tradizione locale, quella “Chianga de l’ora” che tanti ostunesi portano nel cuore, l’antica dimora signorile del XVI secolo era appartenuta alla famiglia di cui riporta il nome. Abbandonato per oltre quarant’anni, Palazzo Carissimo è stato rilevato nel 2017 da Vincenzo Apruzzi, imprenditore locale nel settore delle costruzioni che, con la sua equipe, ha restituito alla città un edificio unico, in grado di rivivere nel segno della storia e della modernità. L’attento e minuzioso recupero di ogni frammento, lavorato a lungo fino a ritrovare nuova collocazione all’interno della stessa struttura, ha rivelato un volto nuovo e mozzafiato.
Nei nuovi panni di innovativa struttura dell’hospitality, Palazzo Carissimo è stato affidato alla gestione della Halldis, società italiana con sede a Milano, attiva nel settore degli affitti brevi che, per conto di proprietari privati e istituzionali (banche, fondi e SGR), gestisce circa 1.000 proprietà tra appartamenti, palazzi e ville, in più di 120 località italiane ed europee.
“Grazie al minuzioso ripristino e alla visione lungimirante della proprietà – afferma Alessandra Mazza, location manager Halldis – torna a splendere un edificio storico che rischiava di andare perduto. Insieme con la proprietà, abbiamo optato per, da un lato un profilo di qualità e un approccio sostenibile e di tutela degli aspetti artistici, dall’altro per una gestione innovativa, pronta a soddisfare le esigenze dell’ospite e al contempo sostenere e alleggerire i proprietari nella conduzione di tutti quegli aspetti collegati allo start up di una struttura così importante.”
Nei rinnovati spazi del Quinto Elemento Residence sono stati ricavati quindici alloggi, abitati da zona notte e zona living con annessa cucina, arricchiti poi da zone comuni. Per la Città bianca un’opportunità di riqualifica del quartiere e di destagionalizzazione della propria ospitalità, grazie ad un prodotto che potrà prestarsi all’ambito turistico, ai servizi di relocation ma anche ad eventi.
“Ci crediamo molto. Questa meravigliosa struttura rappresenta la filosofia dell’azienda, che punta sempre alla qualità del servizio e degli alloggi, nel segno dell’innovazione. La Puglia per noi è un territorio fondamentale e ci entriamo con questo biglietto da visita – spiega Michele Diamantini, ceo Halldis, tra le altre cose pioniere della digitalizzazione del prodotto casa – Nella mia esperienza lavorativa nel settore del vacation rental (case vacanza) ho portato online tutto ciò che non c’era: il mondo della casa. Immaginate che cosa significhi inserire la disponibilità in tempo reale, ad esempio, di accessori e servizi (dalla lampada di design alla piscina) in un sistema di prenotazioni on line. Non solo, pensiamo alla differenza tra check-in e check-out delle due principali categorie di alloggi: da una parte gli alberghi con la reception aperta 24/24, dall’altra le case con sistemi di self check-in o accoglienza di persona a richiesta in base all’orario di arrivo del cliente.
La domanda di digitalizzazione dei servizi viene dai clienti e noi property manager dobbiamo essere in grado di rispondere al meglio. Dalla più recente Ricerca di Settore di PhocusWright, il 78% dei clienti basa la propria scelta sulle foto/visual ancora prima che sul prezzo. Il nostro settore, ma anche altri come ad esempio il real estate, dovrebbero investire maggiormente in quest’area come avviene in altri importanti industrie, come, ad esempio, la moda e l’automotive. Le nuove tecnologie sono fondamentali. L’adozione di sistemi di 3D, walk through e foto professionali consentono al cliente di visitare da remoto una casa stanza per stanza”.
Location e tipologia di viaggiatore e di turista continuano a mutare: “I comportamenti delle persone continuano a essere improntati alla prudenza e alla domanda di sicurezza. Gli italiani tendono a rimanere in Italia, il che è anche confermato dalle nostre prenotazioni – continua Diamantini – La presenza di stranieri sarà focalizzata inizialmente sul segmento luxury. Osserviamo una polarizzazione: a essere più richieste sono le fasce estreme, vale a dire il luxury e il segmento value for money, mentre l’intermedio sembra per ora in ritardo. Il ricorso allo smart working condiziona anch’esso il turismo. Si sta diffondendo il fenomeno del cosiddetto bleisure travel (dall’unione di business e leisure), il fatto cioè che un professionista decida di lavorare alcuni periodi dell’anno in un Paese straniero e porti con sé la famiglia, così da conciliare lavoro, relax e turismo di qualità”.