È stata inaugurata nella serata di ieri, domenica 22 dicembre, presso la scuola elementare “E. Pessina”, la V edizione della mostra “Il mio Presepe”, vistabile ogni giorno dalle ore 17 alle ore 21, sino al 6 gennaio 2020. Organizzata dall’associazione culturale “Ostuni è” e diventata ormai un appuntamento fisso del Natale ostunese, la mostra raccoglie oltre cento presepi di ogni dimensione.
Presente all’inaugurazione il sindaco Guglielmo Cavallo, cui è andato ovviamente l’onore di effettuare il taglio del nastro. Grande soddisfazione è stata espressa da Mario Fanelli, presidente di “Ostuni è”, che si è dichiarato entusiasta per la grande partecipazione di artisti più o meno esperti nella realizzazione del simbolo natalizio per eccellenza: la natività.
Adulti e bambini si sono cimentati con la realizzazione dei presepi che compongono la mostra, capace di anno in anno di attrarre sempre più visitatori, affascinati dall’esposizione che raccoglie così tante opere, alcune delle quali possono considerarsi dei piccoli capolavori di artigianato.
Gli artisti, seppur dilettanti, ogni anno si ingegnano con creatività per rendere un personalissimo omaggio al Natale, rappresentando la natività secondo la propria sensibilità.
«La mostra quest’anno conta 36 nuove opere – spiega Lorenzo Vinci, socio di “Ostuni è”, nonché organizzatore della manifestazione – che si aggiungono alla collezione di presepi che l’associazione espone. Per il secondo anno la mostra prevede un concorso che coinvolge esclusivamente le nuove opere. All’ingresso ogni visitatore riceve un taccuino su cui scrivere tre numeri, corrispondenti a ciascuna opera in concorso, da collocare al primo, secondo e terzo posto. Saranno premiati gli autori delle opere che andranno sul podio, ma un premio simbolico spetta anche agli artisti dei presepi che si piazzano tra il quarto e il quindicesimo posto della classifica. Attraverso le opere esposte si percepisce lo spirito natalizio in tutta la sua essenza, perciò invitiamo gli ostunesi a visitare la mostra e a votare le opere che preferiscono».