L’intervento del centrodestra ostunese non lascia spazio a interpretazioni: i consiglieri di opposizione chiedono maggiore trasparenza e responsabilità sullo sfondo di una crisi politica che si sta consumando all’interno del centrosinistra guidato da Angelo Pomes e che ha portato il sindaco di Ostuni a revocare le cariche assessorili a tre esponenti dell’area socialista.
“La trionfalistica narrazione che il sindaco Pomes si è affannato a propinare sui social-media – si legge nel comunicato stampa diffuso dalle forze di centrodestra – circa l’unità di intenti e la coesione del centrosinistra ostunese, ha lasciato il posto alla realtà di una divisione che si trascina da mesi e che sembrava confinata in qualche scaramuccia in Consiglio comunale e ai tanti rumors di palazzo.
Nei loro interventi, i consiglieri di opposizione – tra cui Antonella Palmisano, Francesco Semerano, Giuseppe Bagnulo, Guglielmo Cavallo, Giovanni Zaccaria, Adriano Zaccaria, Giovanni Spennati e Giuseppe Francioso – mettono sotto accusa l’operato del sindaco su questioni politiche, tecniche e urbanistiche, sollevando dubbi su presunti conflitti d’interesse e sulla sussistenza di condizionamenti esterni alla giunta.
Pur palesando divergenze ormai insanabili, i motivi del dissenso restano ancora solo vagamente accennati nel comunicato della giunta. Il centrodestra insiste sulla necessità di chiarimenti: dalle deleghe revocate ai sospetti su contese urbanistiche, fino all’influenza delle elezioni regionali.
L’attenzione si concentra in particolare su Antonella Palmisano e Francesco Semerano, esponenti di primo piano del centrodestra consiliare, che, insieme a Giuseppe Bagnulo, Guglielmo Cavallo, Giovanni Zaccaria e Adriano Zaccaria, hanno sottoscritto comunicati e interrogazioni mirate a fare piena luce sulle scelte amministrative.
Il sindaco Angelo Pomes, da parte sua, ha replicato invocando trasparenza e condivisione, mentre il Vicesindaco e gli assessori socialisti, destinatari della revoca delle deleghe, hanno mantenuto il riserbo, rinviando ogni spiegazione a un prossimo futuro.
La fronda in atto somiglia sempre più a uno scisma programmatico che va ben oltre le “scaramucce” iniziali, come definito dai consiglieri del centrodestra. Il futuro dell’amministrazione dipenderà in gran parte dalla capacità del sindaco di fornire risposte concrete e rassicuranti sull’indirizzo politico e urbanistico della città.