La Provincia di Brindisi rigetta la richiesta di riesame presentata dalla Merletto Spa per il progetto Mogale, con la contestuale richiesta di attivazione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Una decisione che segna una svolta nel dibattito sulla trasformazione della costa ostunese, da tempo al centro di un acceso confronto tra istituzioni, imprese e cittadinanza attiva.
Il Libero Comitato per la Salvaguardia della Costa di Ostuni (LCSC) ha accolto con favore la notizia, pur sottolineando come le criticità sollevate oggi a livello istituzionale fossero note da tempo. «Una battuta d’arresto importante, ma le nostre ragioni erano note da tempo» – dichiara il Comitato via social – che torna a rivendicare il proprio ruolo di vigilanza attiva e proposta costruttiva.
Il progetto Mogale è stato fin dall’inizio contestato dal Comitato, che ha sempre evidenziato i rischi legati a un modello di sviluppo giudicato incompatibile con la vocazione agricola e naturalistica del litorale ostunese.
«Un disegno di trasformazione del territorio costiero che abbiamo sin dall’inizio ritenuto inaccettabile per metodo, visione e impatto» – si legge nella nota diffusa sui social.
Il LCSC ha sottolineato come i documenti e le osservazioni prodotte in tempi non sospetti siano rimasti per troppo tempo inascoltati. «Non vi è stato un dialogo effettivo né un coinvolgimento reale del nostro Comitato nei momenti decisivi del confronto, sebbene abbiamo sempre svolto con rigore, trasparenza e inclusività un ruolo civile e propositivo».
Pur accogliendo con favore i segnali di apertura al confronto emersi negli ultimi giorni, il Comitato è chiaro: non bastano più i gesti simbolici. «Riteniamo che non sia più il tempo di gesti simbolici o interlocuzioni occasionali: occorre avviare da subito un percorso di coinvolgimento reale e strutturato della cittadinanza».
In particolare, viene richiesta una legittimazione formale del ruolo del LCSC, del Forum della Società Civile di Ostuni e delle Consulte di Settore come interlocutori autentici nei processi decisionali che riguardano la costa.
Il Comitato conclude ribadendo il proprio impegno a vigilare con determinazione, affinché ogni scelta rispetti il paesaggio, la biodiversità, la storia agricola e le esigenze delle comunità locali. «Continueremo a vigilare, con determinazione e senso civico, affinché ogni scelta su questo territorio rispetti il paesaggio, la vocazione agricola e naturalistica della costa, e il diritto delle comunità locali a un futuro sostenibile, libero da logiche speculative e da decisioni calate dall’alto».