È bufera a Ostuni dopo la pubblicazione della Determina n. 832 del 17 aprile 2025 da parte del Comune, con cui è stata concessa ai privati un’ampia porzione di fascia demaniale marittima — oltre 33.000 metri quadrati per una durata di sei anni. La decisione, assunta senza consultare preventivamente le Consulte competenti e il Forum della Società Civile, ha suscitato forte opposizione da parte delle associazioni ambientaliste e civiche.
A guidare la protesta è la presidente del Forum, Teresa Lococciolo, che ha convocato un’assemblea delle associazioni iscritte per lunedì 19 maggio 2025, con l’obiettivo di informare la cittadinanza e discutere i contenuti della determina comunale e i motivi dell’istanza di annullamento in autotutela presentata al Comune.
Nel mirino del Forum vi sono due aspetti: il metodo e il merito della scelta. Sul piano procedurale, viene denunciata la mancata consultazione degli organismi civici previsti dal Regolamento comunale, nonostante le rassicurazioni fornite dall’Amministrazione nel precedente incontro del 2 aprile.
Nel merito, la critica si concentra sulla decisione di procedere alla concessione senza il completamento dell’iter di approvazione del Piano Comunale delle Coste, adottato oltre due anni fa ma mai discusso in Consiglio Comunale. Secondo il Forum, ciò rivela una “carenza di programmazione” e l’assenza di una visione strategica a lungo termine per la tutela del territorio.
Le associazioni firmatarie — tra cui Legambiente Ostuni, Italia Nostra Messapia, Lu Scupariedde, Geos e Laudato Sì — denunciano anche il rischio di danneggiare un habitat naturale unico come quello della costa nord di Ostuni. In particolare, si lamenta la crescente inaccessibilità delle spiagge pubbliche occupate dai villaggi turistici di Monticelli, Rosa Marina e il Pilone, e si propone l’istituzione di un Parco costiero per promuovere una fruizione sostenibile e inclusiva.
L’iniziativa del Forum ha già raccolto ampio sostegno da parte di cittadini e altre associazioni del territorio. In attesa dell’assemblea del 19 maggio, il Forum guarda con interesse alla convocazione della Consulta Ambiente e Territorio fissata per il 16 maggio, auspicando che possa rappresentare un primo passo verso il ripristino della partecipazione civica e la tutela del bene comune.