Nell’intento di fare luce sui lavori di restyling che stanno interessando i reparti di Chirurgia Generale e Ortopedia, il comitato civico “L’ospedale non si tocca” sollecita l’intervento del Comune. Attraverso una richiesta formale inviata venerdì scorso al sindaco Guglielmo Cavallo, sottoscritta dall’avvocato Giuseppe Calamo, il comitato preme sull’interruzione dei lavori e chiede l’interessamento dell’amministrazione comunale.
«Egregio signor sindaco – si legge nella missiva a firma dell’avvocato Calamo, inviata anche in Prefettura, al comando brindisino della Guardia di Finanza e al comando cittadino della Polizia Locale – scrivo anche per conto di un folto comitato di cittadini per rappresentarle la necessità dell’intervento del Comune di Ostuni, quale ente esponenziale degli interessi della comunità residente nel suo territorio per la tutela delle salute pubblica della comunità medesima, a fronte della circostanza che l’ASL Brindisi ha recentemente pubblicamente annunciato che, nonostante la grave emergenza epidemiologica in corso, è sua intenzione proseguire dei lavori presso il presidio ospedaliero di Ostuni per il restyiling di Chirurgia Generale e Ortopedia.
Avrà sicuramente preso visione della notizia sui canali di informazione ufficiali dell’ASL ove sono definiti gli interventi in questione, come anche della circostanza che il sottoscritto, con altri cittadini, ha presentato un esposto a mezzo PEC .
Riteniamo doverosa altresì una verifica, anche da parte del Comune, in ordine alla rispondenza dei lavori così annunciati ai criteri introdotti dal D.P.C.M. 22 marzo 2020 per la determinazione delle attività produttive non sospese; come pure in ordine alla effettiva sussistenza di “comprovate” ragioni lavorative in capo ai dipendenti dell’azienda eventualmente già incaricata dello svolgimento o della prosecuzione dei lavori di restyiling.
Riteniamo inoltre che, laddove tale verifica portasse a determinare l’illegittimità di tali lavori ovvero, anche in alternativa, la loro pericolosità per la salute pubblica, anche solo a causa dell’inutile assembramento cui danno luogo, il Comune di Ostuni e il suo Sindaco avrebbero il potere e il dovere di intervenire, con ordinanza sindacale contingibile e urgente ovvero con ricorso ex Art. 700 c.p.c. (cfr., al riguardo, per l’intervento del Comune di Brindisi a fronte di una situazione certamente meno grave della presente: Trib. Brindisi, 15 marzo 2006).
Ringraziamo, in un momento talmente difficile, per la gentile comprensione che avrà delle ragioni che giustificano l’urgenza con cui Le chiediamo di intervenire e prendere posizione sul tema».
Dopo aver scritto al sindaco, nella stessa giornata di venerdì l’avvocato Giuseppe Calamo ha presentato istanza di accesso civico all’ASL per prendere visione della documentazione inerente i lavori di restyling.
Qualora l’ASL non dovesse rispondere entro un termine di 30 giorni, cui potrebbero aggiungersene altri a seconda delle circostanze, l’avvocato si dice determinato a «trascinare l’ASL davanti al TAR per fornire quella documentazione che ci servirà, in eventuale sostituzione di altre autorità, a valutare la tipologia e l’urgenza dei lavori che l’azienda sanitaria locale intende realizzare con la chiusura temporanea di Chirurgia Generale e Ortopedia».