Il Tar ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Ostuni, con cui Guglielmo Cavallo intimava la riapertura per accogliere le urgenze nei reparti di Chirurgia ed Ortopedia dell’Ospedale di Ostuni.
Chiamato ad esprimersi in merito all’ordinanza firmata dal primo cittadino contro la temporanea chiusura delle attività ospedaliere dei due reparti per lavori di ammodernamento, il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso il procedimento fissando al riguardo la Camera di consiglio per il 26 maggio, sposando dunque la linea tracciata dal programma della Asl di Brindisi.
«Il Tar ha sospeso la mia ordinanza del 28 aprile – ha commentato Cavallo – la conseguenza è che i reparti di Ortopedia e Chirurgia dell’Ospedale di Ostuni non eseguiranno neppure le urgenze, fino alla fine dei lavori, fatte salve diverse decisioni del giudice amministrativo previste per il 26 maggio prossimo. Sono intervenuto con l’ordinanza per risolvere l’emergenza sanitaria causata dalla chiusura dei reparti ed evidenziata dal ripetersi di disservizi che hanno visto (e vedono) protagonisti i cittadini. I fatti dicono che, nel programmare i lavori, il problema delle urgenze doveva essere affrontato diversamente. Al quadro già difficile si è aggiunta la chiusura del reparto di ortopedia di Francavilla Fontana; ora l’unico reparto operativo nella nostra Asl, è quello del Perrino di Brindisi».
Anche la direzione medica dell’ospedale di Francavilla Fontana, ha infatti temporaneamente sospeso i ricoveri presso di Ortopedia e Traumatologia, per procedere a una sanificazione accurata del reparto.
Alla presa di posizione del sindaco ostunese e il conseguente braccio di ferro con la Asl di Brindisi, si era giunti dopo le numerose proteste avanzate da comitati civici e consiglieri di maggioranza e opposizione: l’ordinanza di Cavallo si concretizzava nella richiesta di proseguire con i lavori, evitando la contemporaneità nei due reparti interessati, in modo da permettere ad uno dei due di funzionare con l’accorpamento delle attività di entrambi, almeno per le urgenze. In risposta, il direttore generale dell’Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, aveva chiesto al sindaco di rivedere la sua posizione, confermando l’intenzione di impugnarla davanti al Tar.
Intanto restano piuttosto vivi i disagi per chi abita il territorio ostunese e quello limitrofo, come dimostrano il caso del 45enne ostunese, vittima di un incidente domestico e di un’attesa lunga diversi giorni aspettando un intervento chirurgico al femore, o i casi dell’ 83enne di Carovigno e di un’anziana di Ostuni, trasferiti a Taranto dopo ricerca di posti letto in ospedali più vicini.
Sul responso del Tar è intervenuto Fabiano Amati, consigliere regionale e presidente della Commissione regionale bilancio: «Ora avanti tutta con i lavori di ristrutturazione dei reparti di chirurgia e ortopedia. Chiedo a tutti di sospendere i furori polemici, di collaborare con i più opportuni incoraggiamenti e di abbandonare le affollate sale della speculazione politica per entrare in quelle poche frequentate dei fatti concreti.
Il programma – prosegue Amati – prevede la conclusione dei lavori entro il prossimo 31 maggio nel reparto di chirurgia e nello spazio antistante il blocco operatorio, così da consentire la riattivazione in comune delle attività chirurgiche e ortopediche. La conclusione dei lavori nel reparto di ortopedia, invece, è prevista per il prossimo 31 luglio. Si auspica, ovviamente, di accorciare ancora di più i tempi. Mi spiace solo che, nell’occasione, l’intera classe politica di Ostuni, tranne il PD, si sia adoperata nella fabbricazione di polemiche, mentre mi sarebbe piaciuto vederla impegnata nella fabbrica delle cose concrete. E ciò per poter condividere assieme il metodo dei fatti, che è l’unico metodo che fa piacere alle persone e restituisce senso all’impegno nell’amministrazione pubblica. E lo dico con rispetto, amicizia e nella speranza di ritrovarci sin da oggi dalla stessa parte».