A Ostuni scoppia la polemica su un nuovo incarico professionale assegnato direttamente dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Pomes, espressione del Partito Democratico. Nel mirino della minoranza politica c’è la nomina dell’ingegnere Angelo Melpignano, commissario provinciale del partito Con, a direttore operativo e coordinatore della sicurezza per gli interventi sull’edificio Vitale. Un incarico del valore di circa 125mila euro, conferito senza una selezione pubblica.
L’assegnazione dell’incarico, formalizzata con una determina dirigenziale dell’11 marzo 2025, ha suscitato critiche da parte dei consiglieri di opposizione Guglielmo Cavallo, Antonella Palmisano, Giuseppe Francioso, Gianni Spennati, Adriano Zaccaria, Francesco Semerano, Giuseppe Bagnulo e Giovanni Zaccaria. Secondo loro, si tratterebbe di un’ennesima dimostrazione di una gestione amministrativa che privilegia la vicinanza politica rispetto a criteri di merito e trasparenza.
Pur riconoscendo le competenze professionali dell’ing. Melpignano, gli esponenti dell’opposizione sollevano dubbi sulla scelta operata dall’amministrazione. «Ci chiediamo se non vi fossero altri professionisti altrettanto qualificati che avrebbero potuto concorrere attraverso un processo di selezione più trasparente», si legge nella loro nota ufficiale.
Il caso assume un peso ancora maggiore in vista delle prossime elezioni regionali. «Non si ricorda, a memoria, un incarico tecnico così remunerativo assegnato a un commissario di partito in carica», prosegue la nota.
L’episodio viene interpretato dai consiglieri d’opposizione come l’ennesima conferma di una gestione degli incarichi pubblici basata su dinamiche politiche piuttosto che su criteri di equità, imparzialità e buona amministrazione, con il rischio di compromettere i principi di trasparenza e pari opportunità.